Ottimi risultati nella prima settimana della nuova procedura: su 387 carte d'identità rilasciate, in 262 hanno dichiarato l'assenso alla donazione di organi e tessuti
Autore: Redazione Casteddu Online il 09/09/2014 17:13
Risultati significativi della prima settimana di applicazione, negli uffici anagrafici del Comune di Cagliari, della cosiddetta “dichiarazione di volontà”: 387 carte di identità rilasciate allo sportello e 262 dichiarazioni di assenso alla donazione di organi e tessuti. Dallo scorso 1° settembre è possibile, infatti, esprimere l'assenso, ma anche il diniego esplicito, al dono dei propri organi e tessuti dopo la morte. La decisione viene registrata al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità, richiesta da cittadini maggiorenni alla sede centrale dell’ufficio anagrafe, in uno degli sportelli decentrati o alla Municipalità di Pirri. Le dichiarazioni di volontà, che non sono obbligatorie ma lasciate alla libera scelta individuale, vengono inviate per via informatica al Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute. L’informazione non comparirà sul documento d’identità ma sarà disponibile per i medici del Centro Regionale per i Trapianti, che attraverso il sistema telematico possono stabilire la presenza di un potenziale donatore fra le persone morte a seguito di lesione cerebrale. Nella settimana dal 1° al 5 settembre sono stati 177 i cittadini che non hanno voluto esprimersi con un sì o con un no alla donazione. Arriva invece a 48 il numero dei dinieghi, che porta così a 160 il totale delle volontà depositate. Per altre 78 carte d'identità la casella di scelta non è stata presa in considerazione: si trattava di minorenni o di italiani residenti all'estero, casi per i quali non è prevista la procedura di inserimento nel SIT. Dai primi dati disponibili emerge una percentuale di assenso molto alta tra quanti decidono di registrare la loro scelta, con il via libera alla donazione che supera il 77%. Completa il quadro il dato sulle mancate dichiarazioni al momento del rilascio della carta d'identità: sono pari a poco meno del 46% i richiedenti che non hanno voluto lasciare traccia delle loro intenzioni nel Sistema Informativo Trapianti.