Rassegna Stampa

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Ctm, il nuovo cda col rebus incompatibilità: polemica in Consiglio

Fonte: web Castedduonline.it
10 settembre 2014

 


Interrogazione di Pierluigi Mannino, Patto per Cagliari


Autore: Federica Lai il 09/09/2014 20:18

 

 

Cagliari, è dello scorso 4 agosto la nomina dei componenti del nuovo Consiglio di amministrazione del Ctm. Oggi, a distanza di un mese, diversi dubbi vengono sollevati circa la legittimità di alcuni nuovi membri chiamati a ricoprire quel ruolo. In particolare sulla nomina del dirigente comunale alla Mobilità, Daniele Olla. Il caso finisce in Consiglio comunale con un’interrogazione urgente presentata dal consigliere Pierluigi Mannino. "Dai primi accertamenti fatti non c'è nessuna incompatibilità - ha risposto il sindaco in Aula - perché il dirigente alla Mobilità non ha nessun potere decisionale o di indirizzo, che spetta invece all'intera assemblea dei soci".

L’esponente di Patto per Cagliari, partendo dal presupposto che il Comune è azionista di maggioranza al 67,5 per cento del Ctm, fa appello ad alcune disposizioni del decreto legislativo 39 del 2013, che “vieta a Comuni e Province con più di 15 mila abitanti – si legge nell’interrogazione - di attribuire incarichi di amministratore  in società o organismi sottoposti al loro controllo a soggetti che siano stati nei due anni precedenti amministratori locali negli enti conferenti, o nell’anno prima in comuni di oltre 15 mila abitanti". Disposizioni che incidono sulla legge 135 del 2012, inerente l’obbligo di nomina di dipendenti dell'amministrazione controllante nel Cda dalle società partecipate, e collegate con il decreto legislativo 267 del 2000 che tratta i casi di ineleggibilità e incompatibilità.

"Tali disposizioni impediscono a segretario generale e dirigenti che svolgono su di esse funzioni di controllo di essere nominati nei Cda delle società partecipate sottoposte a controllo”, ha sottolineato Mannino facendo riferimento anche al Regolamento comunale sulla nomina dei rappresentanti del Comune in altri enti, società ed istituzioni. Tra i casi di incompatibilità, il Regolamento cita infatti "i dipendenti consulenti o incaricati dal Comune che operano in settori con compiti di controllo o indirizzo sull'attività dello specifico ente".