Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piazza Palazzo senza più auto

Fonte: L'Unione Sarda
10 settembre 2014


CASTELLO. Al via dal lunedì 22 il contestato piano di pedonalizzazione del Comune

 

Restano solo cinquanta parcheggi per residenti e prefettura

 



Non avevano preso bene neppure le prove generali che anticipavano, seppur temporaneamente, l'off limits delle auto in piazza Palazzo. Allora, erano i primi giorni di luglio, c'erano “Cagliari capitale della cultura 2019” e le sue manifestazioni (Next promosso dal quotidiano La Repubblica) a imporre la pedonalizzazione dell' agorà di Castello, una delle più belle piazze della città. Via le auto, c'era solo posto per la protesta dei residenti.
Ora il tempo è arrivato. E si sta trascinando dietro i malumori dei castellani. Dal 22 la piazza su cui si affacciano il palazzo Viceregio e la Cattedrale sarà liberata dalle macchine. Resteranno soltanto, nella parte alta, cinquanta posti-auto a disposizione dei residenti e delle forze di polizia. Per chi in Castello vive non saranno probabilmente tempi facili. Le rassicurazioni fatte a suo tempo dal Comune, in testa il sindaco Massimo Zedda, sulla predisposizione dei nuovi ascensori prima di avviare il piano della pedonalizzazione, sono saltate. Così i tre impianti esistenti, che troppo spesso funzionano a singhiozzo lasciando a terra chi da viale Regina Elena e via Santa Maria Chiara spera di raggiungere Castello, restano l'unica soluzione. «Abbiamo stanziato le somme per la progettazione e gli appalti», taglia corto l'assessore al Traffico, Mauro Coni. «Con i comitati di Castello abbiamo trovato l'accordo per le aree-sosta alternative».
Sta di fatto che nel grande rione cagliaritano gli animi sono tutt'altro che sereni. Per dirla tutta, la scelta del Comune proprio non piace, soprattutto per i tempi che non combaciano con la creazione (mancata) di vere alternative scaccia disagi.
Ascensori pieni di acciacchi, costi insostenibili (per la maggior parte delle famiglie) per un posto auto nei parcheggi a pagamento di viale Regina Elena. Basta questo per far addensare nubi sempre più nere sui pensieri negativi di chi vorrebbe vivere serenamente la sua condizione di castellano, di residente. Per non parlare di chi, ai disagi per la soppressione dei parcheggi in piazza Palazzo, dovrà aggiungere altri disagi legati alle scuole e anche all'età avanzata.
È anche per questo che riparte forte la richiesta al Comune di un intervento deciso (vedi alla voce convenzione) per facilitare l'esistenza di chi in Castello vive e magari sarà costretto, d'ora in poi, a sborsare settantacinque, ottanta euro al mese per lasciare l'auto nei parcheggi multipiano.
A. Pi.


L'assessore

«Restituire
il gioiello
ai cittadini»

Strada tracciata, indietro non si torna. Per l'assessore al Traffico, Mauro Coni, la scelta di restituire alla città, agli abitanti, ai turisti, una delle piazze più suggestive sottraendola allo sconcio di area parcheggio, è assolutamente corretta. «Con i comitati di Castello - avverte - abbiamo tracciato accordi ma anche, idealmente, le strisce dei parcheggi alternativi». Aree sosta che se verranno eliminate in piazza Palazzo saranno regolamentate in via Porcell, piazza Indipendenza, via Santa Croce, via Cammino Nuovo e via Mazzini. Sei zone destinate ad ospitare le macchine dei soli residenti muniti di pass. Iniziative per il futuro? «Ma no, in qualche caso esistono già da due mesi», spiega Coni. «Tra breve inizierà anche l'attività di sanzionamento. In un angolo di piazza Palazzo e piazza Indipendenza alcuni parcheggi sono delimitati dalle strisce blu. La verità è che la gente vuole continuare a parcheggiare sotto casa, magari anche sopra i marciapiedi e questo non può essere più tollerato».
Cade nel vuoto anche la richiesta fatta da numerosi residenti per le convenzioni tra Comune e Apcoa. «Ma perché? Guardate che un abbonamento per residenti dalle sette di sera alle nove del mattino successivo costa per i residenti 55 euro al mese. Ripeto, la città deve cambiare e mettersi al passo delle altre in Italia. Certo, con i nuovi ascensori, per i quali abbiano stanziato un milione di euro, sarà tutto ancora più facile». (a.pi.)