Progetto definitivo
Entra nella fase decisiva la corsa a Capitale europea della Cultura per il 2019. Le sei città finaliste sono impegnate in questi giorni nella consegna dei progetti definitivi di candidatura al Ministero dei beni e delle attività culturali. Come da calendario, Cagliari ha consegnato il suo ieri alle 12: cento pagine - tante sono quelle richieste dalla commissione giudicatrice composta da giurati italiani ed europei - in cui è riassunto il lavoro svolto sinora (numerosi incontri pubblici tra operatori culturali, enti ed istituzioni, associazioni e singoli cittadini) e il percorso da intraprendere verso e oltre il 2019. Un dossier tenuto insieme dal filo rosso che omaggia Maria Lai e fa da simbolo del percorso di candidatura che ha permesso al capoluogo sardo di arrivare in finale con Ravenna, Siena, Perugia, Lecce e Matera.
Al centro del progetto c'è un'idea di «tessitura tra i paesaggi», metafora del superamento «di quelle linee di confine che storicamente hanno separato la Sardegna dal resto dell'Italia e dell'Europa ma anche e soprattutto gli stessi territori isolani tra loro e, spesso, luoghi e persone all'interno delle singole città»: solo superando questi confini, nell'auspicio dell'amministrazione «il capitale umano, di esperienze e di progetti che si sta ritrovando attorno alla candidatura potrà crescere ancora al di là e oltre il titolo di Capitale».
Prossimi appuntamenti ufficiali: la visita della commissione giudicatrice in Sardegna, prevista per il 3 ottobre, e l'audizione a Roma in programma il 15 ottobre. Il progetto sarà presentato pubblicamente in una serie di incontri che si svolgeranno nelle prossime settimane.