Rassegna Stampa

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La proposta: via la Caritas, turismo religioso in viale Fra Ignazio

Fonte: web Castedduonline.it
8 settembre 2014

 


Pressing dell'Udc sulla giunta Zedda


Autore: Redazione Casteddu Online il 06/09/2014 02:35

 

 

 

Cagliari, il centro d’accoglienza di viale Fra Ignazio come fulcro del turismo religioso su cui la città dovrebbe puntare. La proposta è contenuta in una mozione presentata in Consiglio comunale dal capogruppo dell’Udc, Gianni Chessa. “Cagliari – sottolinea l’esponente del partito centrista – dispone di un vasto patrimonio culturale religioso, dovuto anche alla presenza di numerosi patroni come San Saturnino, Sant’Efisio e Sant’Ignazio da Laconi: una situazione che predispone perfettamente il territorio a questo tipo di turismo”. Il documento verrà discusso in Aula martedì prossimo.

Una proposta che arriva dopo l’approvazione, lo scorso 3 giugno, di un ordine del giorno, sempre dell’Udc, con cui si chiedeva che “vista la situazione igienico sanitaria dell’edificio a causa della presenza di umidità, i servizi offerti nel centro ‘Giovanni Paolo II’ di viale Fra Ignazio venissero spostati in un immobile idoneo e situato in una zona centrale della città”. Secondo il capogruppo dell’Udc, la struttura dell’attuale centro di accoglienza, che nel ‘700 è stata l’abitazione di Fra Ignazio da Laconi per circa quarant’anni e fino alla sua morte, “si trova in  una posizione strategica per raggiungere le più importanti zone di interesse della città, come il centro storico di Castello e le principali chiese”.

E poi sottolinea l’importanza del turismo religioso. “Un fenomeno in continua crescita – aggiunge Chessa – con un notevole risvolto economico: ogni anno 35 milioni di italiani viaggiano alla scoperta di santuari, monasteri, ed eremi situati nel territorio nazionale,  per motivi di fede ma anche culturali. Un’opportunità che anche Cagliari dovrebbe cogliere destinando l’edificio di viale Fra Ignazio a struttura ricettiva per il turismo religioso, come già avviene in altre città italiane con notevole riscontro”.

Un'idea che non trova accoglimento dal compagno di partito, Renato Serra, e che sottolinea le crepe che da tempo dividono l'Udc. "Il mio voto sarà contrario - annuncia Serra - non capisco l'utilità e il senso della proposta: il consigliere vuole che il Comune diventi imprenditore turistico alberghiero? E poi c'è da dire che Gianni Chessa non rappresenta più l'Udc, non risultando più tesserato, né tantomeno rappresenta il sottoscritto".