La spiaggia dopo le mareggiate degli ultimi giorni. Difficoltà per smaltire alcuni rifiuti
Ci sono ancora le canne arrivate con l'alluvione di ottobre
Alla Sesta l'ecosistema tipico delle paludi, alla Quarta ci sono solo pietre. In tutto il litorale le canne portate dall'alluvione del 22 ottobre.
Paludi, pietraie, discariche di rifiuti “ordinari” e di canne. Un problema se si parla di una qualunque parte della città; un dramma se questo quadro sconfortante riguarda il Poetto. Eppure, a pochi mesi dalla stagione estiva, la situazione nella spiaggia è inquietante. E le prospettive non sono incoraggianti. I cantieri per la pulizia ordinaria cominceranno solo nel periodo pasquale. E la pulizia straordinaria è condizionata dalla guerra tra amministrazioni: dato che rifiuti come le canne portate dalle mareggiate devono essere smaltite attraverso uno speciale provvedimento, Comune e Regione discutono su chi deve effettuarlo.
LA PALUDE E, nel frattempo, il Poetto offre il suo volto peggiore. Inquietante, per esempio, è la situazione alla Sesta fermata: la maxi pozzanghera di quel tratto di spiaggia nel post ripascimento si è trasformata in palude. Sono cresciute piante spontanee, vivono comunità di insetti tipici di questi ecosistemi. Chissà quante zanzare stanno completando il ciclo evolutivo.
LA PIETRAIA Magari, qualcuno potrebbe preferire paesaggi meno umidi. Nessun problema: alla quarta fermata, le ultime mareggiate hanno portato via anche la sabbia grossa da ripascimento. E ora, per un centinaio di metri, le pietre sono padrone assolute dell'arenile. Un paesaggio lunare che fa rimpiangere i bei tempi della sabbia candida del Poetto. Ma c'è la possibilità di un amarcord: quella stessa sabbia adesso fa bella mostra di sé ai bordi della strada (in certi punti, i cumuli superano abbondantemente il metro e mezzo).
LE DISCARICHE In compenso, sono apparse presenze sconosciute sino a qualche anno fa. In ogni tratto della spiaggia, ci sono i residui di canne, arrivati dopo l'alluvione del 22 ottobre. Chi le porterà via? A rovinare le cose ci si mette anche la maleducazione dei frequentatori invernali della spiaggia. Sull'arenile si trova di tutto: non fanno notizia, purtroppo, le bottiglie o i pacchetti di sigarette. Ma si trovano anche residui di tende di plastica, cestini per la frutta. Addirittura alla Quinta c'è chi ha lasciato un telo da mare.
LA STRADA Arenile in condizioni pietose. Ma anche il Lungomare non se la passa bene. I cumuli di sabbia riducono la carreggiata e, quando piove (cioè, praticamente sempre, almeno quest'anno), si formano laghi. Se non altro, in uno di questi, alla Quinta, c'è anche un'isoletta. Peccato che questa sia la pensilina e la panchina per chi attende il bus: chi la usa non si bagna la testa. Alle caviglie si penserà un altro momento.
MARCELLO COCCO
27/01/2009