Il fatto è avvenuto a Cagliari, dove la donna non ha la residenza. Il sindaco Zedda: buona fede, ma non possiamo permettere tanti rifiuti città
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CAGLIARI. Multata a Cagliari dopo aver raccolto i rifiuti nella spiaggia di Piscinas. la disavventura capitata ad una ambientalista che, stufa di vedere l'arenile sporco, ha raccolto la spazzatura e l'ha portata via. Per poi buttarla in un cassonetto. A Cagliari, però: non essendo residente non poteva gettare le buste. Ed è scattata la multa. Il Comune? «Certi della buona fede della protagonista - spiega in una nota il sindaco Massimo Zedda - non possiamo suggerire l'idea che ognuno possa portare rifiuti a Cagliari e lasciarli nei cassonetti in città. Dispiace, di nuovo, che una persona civile debba pagare per i rifiuti abbandonati da alcuni incivili». Il sindaco rilancia il problema. «Abbiamo in città circa 154 mila residenti. I rifiuti presenti equivalgono a quelli di una città che ha il doppio degli abitanti. Significa che molti, da fuori Cagliari, portano qui i loro rifiuti e i cagliaritani ne pagano lo smaltimento». Zedda scende nei dettagli: «Due numeri, per capirci: conferendo in discarica 15mila tonnellate di rifiuti in meno (è quanto stimiamo di fare con il servizio di raccolta porta a porta su cui stiamo lavorando) risparmieremo 2 milioni e mezzo di euro sui 12 milioni che spendiamo attualmente per lo smaltimento. Con una differenziata migliore potremo vendere carta, vetro, lattine e plastica recuperando così altri due milioni e mezzo di euro. Soldi che saranno destinati alla riduzione delle attuali aliquote delle tasse locali, un altro degli obiettivi del nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti».