UNIVERSITÀ. Cagliari cuore del dibattito su una candidatura che coinvolge l'Isola
Si apre la scuola internazionale di architettura
I l cammino è parallelo: c'è una città, Cagliari, con il suo grande bagaglio di bellezze, contraddizioni e potenzialità, candidata a essere capitale della cultura europea nel 2019. E c'è poi la scuola estiva internazionale di architettura, edizione numero tre, che apre oggi i battenti, mettendo al centro del dibattito il progetto culturale che ruota intorno all'idea di Cagliari capitale, e insieme alfiere della Sardegna nell'Europa. «Così come Marsiglia si trascinava dietro la Francia del Sud, la dimensione urbana di Cagliari sarà rafforzata e alimentata, dall'idea di come può essere l'agricoltura in Sardegna». Ne è sicuro Antonello Sanna, il preside della facoltà di Architettura, che promuove la scuola estiva, diventata un prezioso appuntamento di apertura e comunicazione con altri mondi, con interpreti dell'architettura contemporanea mondiale. «Abbiamo bisogno di fare rete - aggiunge - una scelta condivisa da Arnaldo Bibo Cecchini, direttore del dipartimento di Architettura di Alghero».
Ecco perché questa mattina alle 10,30, nell'aula magna di via Corte d'Appello ci saranno i due rettori degli atenei sardi, i sindaci di Cagliari e Sassari, a conferma che la difficile partita della cultura e della sostenibilità come strumento di riscatto, si gioca insieme.
A far da sfondo ai “Paesaggi culturali” (tema di quest'anno), le urgenze contemporanee, dettate dal bisogno di ricucire le periferie con il centro, riqualificare gli spazi, ridare un significato ai luoghi che abitiamo e non vediamo. Ma anche provare a immaginare che cosa sarebbe il paesaggio isolano, valorizzato dall'agricoltura. «La scuola altro non è che un laboratorio di idee. Il nostro sforzo sarà quello di distillare e diffondere la consapevolezza delle potenzialità, tracciare una strada per Cagliari e la Sardegna, lavorare sulla qualità».
Nelle due settimane di lavori, saranno tre i temi che terranno banco: l'arte pubblica e lo spazio pubblico; il paesaggio urbano e il paesaggio rurale; il punto sul paesaggio, analizzati in vista di un ruolo di città capitale. E si entra nel vivo già questo pomeriggio con la lectio magistralis del professor Francesco Venezia, ordinario di progettazione architettonica allo Iuav. Visiting professor in varie università - dalla Graduate School della Harvard University all'École Polytecnique Fédérale de Lausanne, dalla Sommeracademie Berlin all'Accademia di Architettura di Mendrisio - a presentarlo sarà Nicola Di Battista, direttore della rivista Domus.
Il conto alla rovescia sta per concludersi. Entro l'anno si saprà se Cagliari sarà la futura capitale. «Cagliari è una capitale», aggiunge sicuro Sanna. «È una delle più belle città d'Europa, piena di contraddizioni, problemi irrisolti, ma con le potenzialità di una capitale. Ha un centro storico, Castello, tra i più straordinari del Mediterraneo, una relazione con l'acqua unica. Un monumento militare come la torre dell'Elefante tra i più belli. Una dimensione ambientale originale, perché nasce su un paesaggio fatto di colli, acqua e pianura. E colpi di fortuna strepitosi, come la nidificazione dei fenicotteri, a dimostrazione di come il sistema urbano, in questo caso la macchina del sale, possa, a certe condizioni, creare magie».
Caterina Pinna
Masters al Temporary
Si apre oggi alle 18 nello spazio Temporary Storing di via 29 Novembre 3/5 a Cagliari rassegna Masters, con le opere di dieci autori della collezione della Fondazione per l'arte Bartoli Felter : Gaetano Brundu, Tonino Casula, Aldo Contini, Maria Lai, Angelo Liberati, Luigi Mazzarelli, Wanda Nazzari, Antonello Ottonello, Primo Pantoli, Rosanna Rossi.
Masters è il primo appuntato curato da Alessandra Menesini dedicato ad artisti che hanno segnato il panorama culturale.