Cagliari, all'ippodromo conti in rosso e gestione nel caos: "Fuori il presidente"
Conti in rosso, dimissioni “sottotraccia” e spazi utilizzati in maniera non corretta: è la situazione dell’Ippodromo, 365 giorni dopo la trasformazione da Spa a Srl. Il grido d’allarme arriva dai consiglieri comunali Paolo Casu e Gianfranco Lancioni: “Manca una programmazione concreta, bisogna sostituire l’attuale presidente”.
CAGLIARI - Non se la passa bene la grande distesa di terra, edifici e prati vista Poetto: l’Ippodromo gestito dalla società ippica– maggioranza delle quote in mano al Comune, il resto della torta se lo spartiscono Camera di Commercio e Agris – tira avanti senza una programmazione chiara tra luci e ombre. Come, per esempio, una passività da infarto: i numeri, forniti da Casu e Lancioni, parlano di debiti per 354mila euro, 3900 euro di liquidità e 70mila euro di denari chiesti “a prestito e da restituire in cinque anni”.
All’Ippodromo lavorano dodici persone che da due mesi non riceverebbero lo stipendio. La Società ippica, due mesi fa, vive le dimissioni della presidenteStefania Dore, che viene sostituita da Giovanni Battista Ena (un ruolo per il quale non è previsto compenso), ma né le dimissioni né la “nuova entrata” viene comunicata al Consiglio comunale. Per quanto riguarda la struttura, all’Ippodromo ci sono ottanta box per cavalli, ma appena trentotto risultano occupati. Inoltre, un’area è da tempo usata come ripostiglio per sdraio e ombrelloni da parte di una cooperativa, che utilizzerebbe quei metri quadri come parcheggio a pagamento. Insomma, una situazione che appare non certo sotto controllo.
Ad accendere per l’ennesima volta i fari sulla Società ippica e l’Ippodromo è il consigliere Paolo Casu (Sel-Gruppo Misto), che, insieme a Gianfranco Lancioni (Psd’Az) ha vergato un’interrogazione urgente al sindaco Massimo Zedda e una mozione “sull’avvio di una reale politica di programmazione sportiva, culturale e turistica e sul futuro gestionale della Società ippica di Cagliari e dello storico Ippodromo”.
Casu, dopo aver snocciolato dati e numeri che fotografano una situazione tutt’altro che serena per l’Ippodromo, dà la sua ricetta: “L’attuale presidente si deve dimettere e va sostituito con una figura competente, visto che ha ammesso che la situazione attuale è gravissima e lui stesso propone la ricapitalizzazione o liquidazione della Società ippica, considerazioni che evidenziano l’incapacità di proporre ricette di rilancio o di programmazione. Va rivisto lo statuto della società e va creato un bando europeo per aprire alla partecipazione di privati”, così Casu, che denuncia “la programmazione interna dell’Ippodromo, assente, la Camera di Commercio e l’Agris che non mettono soldi, e la cooperativa Golfo degli Angeli che utilizza un’area come ripostiglio all’aperto di sdraio e ombrelloni e come parcheggio privato a pagamento”.
Il suo collega nell’assemblea di via Roma, Gianfranco Lancioni (Psd’Az) è concorde: “Serve una nuova gestione, l’augurio è riempire tutti gli ottanta box con altrettanti cavalli, proponendo affitti concorrenziali”, suggerisce Lancioni, e afferma, in merito ai parcheggi oggi utilizzati da una cooperativa privata, che “vanno dati in gestione diretta al Comune. L’attuale presidente della società ippica va sostituito”.
Paolo Rapeanu