COMUNE. Proposta di Farris, capogruppo di FI. Carta (Pd): il dibattito è sempre positivo
Mascia (Sel): no ai proclami, l'Aula rappresenta l'intera città
L'autunno politico è cominciato con un settembre rovente. Giuseppe Farris, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale: «Duemila residenti persi in un solo anno, un crollo dell'offerta occupazionale del 10 per cento rispetto allo stesso periodo». La città, per il consigliere azzurro, «è al tracollo sociale e va verso la desertificazione, con la popolazione sempre più anziana e sempre meno produttiva». La terapia: «È necessaria la convocazione degli stati generali della città, con il coinvolgimento delle parti sociali e della politica, per affrontare una situazione drammatica che ha addirittura oltrepassato i livelli di guardia».
LA RIPRESA La pausa estiva è finita. E ad agitare la ripresa («giovedì conferenza dei capigruppo per fissare il programma dei lavori», sottolinea Ninni Depau, presidente dell'Assemblea di palazzo Bacaredda) sono le ultime rilevazioni statistiche che riguardano la città. «A luglio sono stati resi noti i dati demografici», puntualizza Farris. «I residenti, al 31 dicembre dell'anno scorso, erano 154.564, duemila in meno in soli dodici mesi. Un fenomeno di spopolamento che, costante ma minore nell'ultimo decennio, sembrava aver subito una battuta d'arresto nelle precedenti rilevazioni. Invece la fuga dalla città ha ripreso vigore in maniera preoccupante».
IL LAVORO Ai numeri sullo spopolamento vanno aggiunti quelli riguardanti l'offerta di lavoro: «Meno 410 posti rispetto al 2013. E se è vero che il dato si riferisce alla provincia di Cagliari, è altrettanto vero che il capoluogo è, o dovrebbe essere, il motore dello sviluppo per l'intero territorio. Se cresce Cagliari cresce tutta la Sardegna. Invece queste cifre aggiungono dramma al dramma».
La proposta: «Il sindaco Massimo Zedda si deve prendere la responsabilità di convocare gli stati generali della nostra città. Rappresentanti dei cittadini (a livello locale e regionale), sindacati, imprenditori, associazioni di categoria datoriali e esponenti di tutte le realtà produttive: tutti devono dare il loro contributo. E non si sollevi l'obiezione secondo la quale il Comune non ha competenza dirette in materia di lavoro».
IL PD Davide Carta, capogruppo Pd, giudica positiva la proposta di discutere di spopolamento e di crisi ma precisa: «Di quest'argomento ci stiamo già occupando. In occasione di una mozione presentata da Paolo Casu del Gruppo misto sullo stato di crisi, votata prima della pausa estiva, noi stessi abbiamo chiesto alla commissione Attività produttive di sviluppare una serie di audizioni con la parti produttive e sociali per poi consentirci, alla ripresa dell'attività consiliare a settembre, di avviare un ampio dibattito in Aula. Il richiamo fatto sull'argomento è comunque positivo».
SEL Sergio Mascia, capogruppo di Sel: «Con i proclami non si risolvono i problemi. Il Consiglio è ampiamente rappresentativo delle attese e dei bisogni della città. E come tale si comporta mantenendo i rapporti con i vari settori. Ricordo che la crisi è mondiale, non è certo attribuibile al Comune. Il piano delle opere pubbliche sta però dando importanti risposte».
Pietro Picciau