Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Villanova, la movida soft

Fonte: L'Unione Sarda
1 settembre 2014

Dopo anni il rione è rinato e propone una vita notturna “alternativa”

Locali, bar, musica. Ma senza chiasso né traffico 


Cagliari by night cresce e ormai abbraccia tutto il centro storico. Dopo Marina, Castello e Stampace anche Villanova si sta ritagliando uno spazio nella vita notturna del capoluogo, ma in punta di piedi e col benestare dei residenti.
È un ritorno al passato. Per tanti anni via San Giovanni, col boom dei circoli privati e locali notturni, aveva allietato le serate dei giovani, ma l'avvento delle videocamere per la Ztl aveva schiantato la movida sotto le mura. Ora la pedonalizzazione totale e parziale degli isolati tra piazza San Domenico e piazza Costituzione regala ai cagliaritani spazi prima poco sfruttati o destinati alle auto. Per anni, all'inizio di piazza San Domenico, un cartello indicava l'isola pedonale ma gli automobilisti lo ignoravano e transitavano regolarmente. Ora la piazza è chiusa davvero al traffico e ogni sera, dove prima c'era la strada, si ritrovano decine di giovani.
MOVIDA RISPETTOSA Il bar Florio ha aperto i battenti da pochi mesi, ma è già entrato a pieno titolo nella mappa della vita notturna cagliaritana: in tanti affollano la caratteristica piazzetta, ma senza il vociare rumoroso che altrove ha scatenato le reazioni dei residenti. «Per un anno abbiamo lavorato per ristrutturare il locale, cercando da subito di stringere buoni rapporti con tutto il vicinato - spiega Massimo Mereu, uno dei tre titolari - siamo in ottimi rapporti con tutti. Questa tranquillità l'abbiamo trasmessa ai nostri clienti, particolarmente rispettosi nei confronti di chi qui vive e, soprattutto, dorme. Quando qualcuno ha esagerato, lo abbiamo subito allontanato perché vogliamo che resti la tranquillità in questa meraviglioso spazio nel cuore di Villanova».
BIMBI AL POSTO DELLA AUTO Poco più avanti c'è piazza San Giacomo, diventata immensa da quando non è più un parcheggio: ogni sera, di fronte alla chiesa, lo spazio è stato riconquistato dalle famiglie e le auto hanno lasciato il posto a passeggini e bambini che giocano a nascondino senza rischiare di essere investiti. Si arriva poi alla rivoluzionata via Sulis: la decadenza e le transenne sono state spazzate via dall'eleganza e dal lusso, in cui svetta il Villanova Cafè Bistrot con la sua fitta vegetazione. «Abbiamo una clientela tranquilla e discreta, spesso allietata dalle note del pianoforte», racconta Marco, uno dei responsabili del locale, «a differenza di quella che può essere la prima impressione abbiamo anche tanti giovani tra i nostri frequentatori, ma altrettanto discreti. Questo ci aiuta a mantenere ottimi rapporti con i vicini».
PIAZZA SALOTTO Un altro spazio trasformato negli ultimi anni è piazza Marghinotti, con le aiuole sotto il Terrapieno all'inizio di via san Giovanni. Poltrone, sedie e tavolini colorati spiazzano i passanti che non capiscono subito se si tratta di un locale notturno o di un'installazione artistica. Da quattro anni, non senza problemi, la piazzetta è in mano all'American Bar Biffi e anche qui non si sente chiasso ma solo musica diffusa a basso volume. «Abbiamo dovuto sopportare molto scetticismo e opposizione per la nostra idea di recuperare quell'area prima abbandonata dal Comune - spiega il titolare Ivan Mereu - l'abbiamo risistemata, ricreando all'esterno l'atmosfera del nostro locale, grazie a una clientela affezionata che ama i nostri cocktail».
IL TERRAPIENO A pochi passi da lì comincia il Terrapieno dove, soprattutto nel primo tratto, i giovani possono dare libero sfogo alle chiacchiere a voce alta accompagnate da canti e musica: una zona franca che separa la quiete di Villanova dai frequentati locali del Bastione.
Marcello Zasso