Che Sant'Agostino sia trascurato dalla città di Cagliari è certo. Una conferma viene dal fatto che mentre ai più è nota la chiesa a lui dedicata in via Baylle, la stragrande maggioranza dei cagliaritani ignora la presenza di una piccola cappella ipogeica nel largo Carlo Felice, a pochi passi dal palazzo municipale, dedicata anch'essa al Vescovo d'Ippona. Alla quale si accede dall'androne del palazzo Accardo, sul lato stampacino del largo Carlo Felice, all'angolo con via Crispi. Un piccolo gioiello che meriterebbe di essere valorizzato dalla città candidata a capitale europea della cultura. Magari anche con qualche adeguata indicazione per i turisti.
La cripta costituisce quello che oggi resta della chiesa e del convento degli agostiniani, costruiti dove la tradizione identificava il luogo in cui furono custodite, dal 504 al 722, le spoglie di Sant'Agostino. Il corpo del santo d'Ippona vi rimase sino al 722, quando fu traslato a Pavia.
La grotta continuò ad essere un luogo di culto e divenne la cripta di una chiesa dedicata a sant'Agostino, edificata nel XV secolo, e affiancata dal convento dei monaci che là celebravano il culto. Nella seconda metà del XVI secolo chiesa e convento vennero demoliti per permettere i lavori di riammodernamento della cinta muraria della città. Dell'antica chiesa fu lasciata in piedi solo una piccola cappella. Però, alla fine del XIX secolo, in seguito ai lavori di sistemazione del largo Carlo Felice, venne demolita per far posto al palazzo Accardo. Ne fu preservata solo l'antica cripta, ancora oggi visitabile.
Franco Camba