Rassegna Stampa

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Vuoi diventare donatore di organi? Basta un sì con la carta d'identità Cagliari tra i primi Comuni i

Fonte: web Castedduonline.it
27 agosto 2014

 

 

Autore: Redazione Casteddu Online il 26/08/2014 15:11

 

Dal prossimo 1° settembre sarà possibile, al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità, esprimere la volontà di diventare donatori di organi e tessuti dopo la morte. La novità riguarda i cittadini cagliaritani maggiorenni, che richiedono il documento alla sede centrale dell’ufficio anagrafe, in uno degli sportelli decentrati o alla Municipalità di Pirri. Le dichiarazioni di volontà (che non sono obbligatorie ma lasciate alla libera scelta individuale) vengono inviate per via informatica al Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute. Lo stesso SIT detiene anche le dichiarazioni affidate agli appositi uffici delle Aziende sanitarie e le notifiche dei soci dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi). L’informazione non comparirà sul documento d’identità ma sarà disponibile per i medici del Centro Regionale per i Trapianti, che attraverso il sistema telematico possono stabilire la presenza di un potenziale donatore fra le persone morte a seguito di lesione cerebrale. Il Comune di Cagliari è fra i primi in Sardegna ad attivare questo servizio. Gli operatori dei servizi anagrafici hanno seguito un percorso di formazione, in collaborazione col Centro Regionale Trapianti della Sardegna. Così i cittadini che si rivolgono allo sportello avranno informazioni corrette e puntuali sul tema, che saranno anche consultabili su un opuscolo distribuito in tutte le sedi di rilascio dei documenti anagrafici e reperibile in edizione elettronica sul sito istituzionale del Comune di Cagliari. Per ulteriori approfondimenti è assicurata la disponibilità dei medici del CRT Sardegna, che lavorano all'ospedale Binaghi di Cagliari. La dichiarazione di volontà rende esplicita e ufficiale la scelta di donare organi e tessuti. Con questo atto si evita di lasciare ai propri familiari la responsabilità di decidere su una questione delicata e personale quanto importante e cruciale: la possibilità di salvare altre vite dopo la fine della nostra.