Un bando per la ristrutturazione degli edifci nei quartieri storici
Un fondo di un milione e trecentomila euro per chi riqualificherà la propria casa nel centro storico o per chi la acquisterà con l'intenzione di recuperarla e ristrutturarla: la Giunta comunale prova a rimediare al continuo spopolamento della città puntando sui quartieri di Marina, Castello, Stampace e Villanova e sugli interventi nei palazzi costruiti prima del 1975. Il bando riguarderà anche Pirri e le zone a ridosso del centro storico di Cagliari ma, in questo caso, le agevolazioni dovrebbero essere limitate al «risanamento delle parti comuni».
Prima di andare in vacanza la Giunta ha approvato le linee guida del bando che verrà elaborato nei prossimi mesi dal servizio Edilizia privata del Comune.
I contributi saranno previsti in quattro casi. Il primo: «acquisto dell'alloggio con recupero, qualora il richiedente intenda acquistare l'immobile e realizzarne il recupero». Poi, ancora, il «recupero primario degli edifici, qualora l'alloggio costituisca di per se un fabbricato o faccia parte di un condominio» e il «recupero secondario dei singoli alloggi, con le loro pertinenze, qualora il richiedente intenda realizzare il recupero dell'agibilità e funzionalità del singolo alloggio». L'ultimo, il risanamento di «parti comuni, qualora l'alloggio faccia parte di un condominio».
A disposizione c'è un fondo ricavato dalle «risorse finanziarie residue» dell'assessorato ai Lavori pubblici, di un milione e 362mila euro. Ma la somma potrebbe essere incrementata con i soldi avanzati nei bandi precedenti.
Per far parte della graduatoria comunale sarà necessario presentare un progetto legato a edifici costruiti prima del 1975 (e non 1950, come richiesto in altri bandi) e i palazzi dovranno far parte dei «quartieri storici di Castello, Stampace Alto e Basso, Villanova, Marina». Finanziamenti estesi, come specifica la delibera 103 della Giunta, «al centro storico della frazione di Pirri» e a una parte «della zona territoriale omogenea "B", relativa a una vasta area di completamento della città, limitrofa al centro storico». Un'altra condizione: i palazzi recuperati non devono essere stati interessati da altri lavori «significativi» tra il 1990 e il 2014. Insomma: la precedenza andrà agli edifici che hanno più bisogno di interventi. Il bando dovrà rimanere aperto per un anno.
Michele Ruffi