VIA SAN PAOLO. Aumentano le perplessità sull'area di stoccaggio dei rifiuti
Spiega che controllerà il progetto per analizzare ulteriormente «cosa prevede», poi però aggiunge: «Non capisco la preoccupazione». Anna Paola Loi è un assessore comunale con svariati incarichi. Deve occuparsi di personale, affari generali, servizi demografici, cantieri. Soprattutto, dell'ecocentro la cui costruzione è prevista nella vasta area della città tra via San Paolo e lo stagno di Santa Gilla. Uno spazio destinato in un futuro prossimo a raccogliere tonnellate di spazzatura e che in quest'ultimo periodo sta suscitando alcune perplessità nello stesso Consiglio comunale. Ieri su L'Unione Sarda Paolo Casu, esponente del Gruppo Misto, ha spiegato che la posizione individuata attualmente dal suo punto di vista «non è adatta» trovandosi «all'ingresso di Cagliari». Chi arriva in città vedrebbe cassoni, camion e rifiuti di ogni genere. Non il migliore biglietto da visita. «Spero che la Giunta ci ripensi», ha aggiunto Casu.
L'assessore Loi invece getta acqua sul fuoco e assicura che «non sono strutture pericolose sotto alcun punto di vista». Premesso che è stato appena «approvato il progetto preliminare» e che la zona «è stata indicata più o meno nel 2009 da altre amministrazioni in base al piano regolatore e alla destinazione di quelle aree», il rappresentante della Giunta Zedda spiega che i dubbi non hanno reale fondamento. «L'ecocentro una bomba ecologica? Non lo è assolutamente, anzi. È una struttura utile, pulita e perfetta dal punto di vista igienico e sanitario. Una garanzia, perché se fosse inadatta sarebbe chiusa rapidamente da Noe e vigilanza ambientale». Inoltre «non vi si conferirebbero né i rifiuti indifferenziati né quelli organici, materiali che potrebbero creare problemi». Di più: «Avrebbe intorno un'ampia zona verde con alberi ad alto fusto e, davanti, un grande parcheggio di scambio e per le roulotte». La posizione «si trova oltre l'area interessata ultimamente dagli incendi, quella che in ipotesi potrebbe diventare un parco urbano».
Insomma, secondo l'assessore il centro di conferimento porterà solo «vantaggi per i cittadini» e anche per chi è di passaggio: «I turisti e i residenti diretti in aeroporto potranno depositare quanto prodotto prima partire». Qualcuno continua a non essere d'accordo, e nello stesso Consiglio aumentano le voci contrarie. Ma la strada sembra segnata. «Ci sono stati incontri pubblici per individuare gli spazi e alcuni hanno espresso perplessità, ma la convivenza coi rifiuti è accettabile più delle discariche abusive». Inoltre, approvato ad aprile il progetto preliminare, sono già pronti anche i fondi: 750 mila euro. Manca veramente poco.
Andrea Manunza