Crocchias e Crik-Crok si guardano in cagnesco, una è sarda, l'altra no. La sfida tra i prodotti di casa e quelli arrivati dal mare si combatte anche sul bancone dei chioschetti del Poetto. Ma i sapori sardi non sembrano godere di troppo vantaggio.
L'unica eccezione è la birra Ichnusa, «tutti ci chiedono quella», racconta Donatella Marongiu, del Twist. Alle spalle una bella varietà di vini. Acqua e olio (in bustina monodose) nei baretti non sono sardi. «Faccio la spesa da Metro, molti prodotti locali sono più cari». A La dolce vita, Ajò Sardegna, energy drink con i Quattro Mori sulla lattina, resta sugli scaffali. La sfida con l'internazionale Red Bull è persa. E neanche il Mirto drink riscuote successo. Carlotta Pisano, dipendente della Sesta area, mostra il menù: “sapori, tradizioni e profumi di una volta”. La scelta è tra culurgiones, lasagne, malloreddus e gnocchi di patate. La versione Made in Sardina dei 4 salti in padella. La trovata è di una ditta di Loceri. (sa. ma.)