L'estate è iniziata in ritardo, la proroga fino a ottobre piace ai titolari degli stabilimenti
Maltempo a giugno e luglio, calano gli affari in riva al mare
È un potere sottile, la forza dei bambini di decidere le sorti del Poetto. «Appena riaprono le scuole, gli stabilimenti si svuotano», la certezza rassegnata arriva dal Lido, dal D'Aquila e dalla cooperativa Golfo degli Angeli.
La proposta di posticipare l'inizio dell'anno scolastico non può che fare gola ai titolari degli stabilimenti balneari: l'idea è partita dal sindaco di Forte dei Marmi che, dopo un'estate devastata dal maltempo, ha invitato il ministro dell'Istruzione a rimandare il suono della campanella al primo ottobre. Stefania Giannini ha escluso ogni ipotesi di rinvio perché i calendari sono già pronti e uno slittamento penalizzerebbe la programmazione delle famiglie.
L'idea partita dalla Versilia piace a Pina Abis, presidente del Golfo degli Angeli: «Non potremmo chiedere di meglio: con l'apertura delle scuole arriva il crollo verticale delle presenze». Non manca una considerazione: «Il prolungamento delle vacanze creerebbe problemi perché le ferie degli adulti saranno già finite, diventerebbe così necessario pagare per altri corsi estivi per i bambini».
«Abbiamo gli abbonamenti da giugno a tutto settembre, ci salvano quando si registra brutto tempo come a luglio - spiega Giampaolo D'Aquila, titolare dello stabilimento di famiglia - ma l'idea di prolungare le vacanze fino al primo ottobre è ottima, di solito da noi è ancora estate quando i bambini tornano in classe». La proposta arrivata da Forte dei Marmi è apprezzata anche al Lido. «Ricordo bene quando si entrava a scuola a ottobre e settembre era un mese dedicato alla vacanza - commenta il direttore Guido Passino - qualunque iniziativa andrebbe bene perché abbiamo avuto un luglio pessimo, con giorni interi senza vendere nessun servizio».
D'accordo col sindaco della Versilia il segretario del sindacato balneari Sib. «Son cresciuto con la scuola che cominciava a ottobre e nessuno ha imparato meno degli altri, forse lo iodio compensava le lezioni - scherza Alberto Bertolotti - luglio è andato male e anche ad agosto il trend è negativo, poter sfruttare al meglio settembre sarebbe eccezionale». Non può lamentarsi troppo dell'estate incerta chi negli ultimi due anni ha lavorato più per smontare e rimontare i chioschi che dietro il bancone. «Il nostro lavoro è legato al clima e luglio è stato pessimo, ma almeno ora si vede la voglia dei cagliaritani di ritornare», dice Maurizio Marongiu del Twist, «la stagione più lunga sarebbe l'ideale, in attesa che sia finito il lungomare».
Marcello Zasso