«Il responsabile dello staff mi ha detto che i tre posti per disabili a bordo campo erano già assegnati e, quando ho chiesto se fosse possibile trovare una soluzione per assistere alla partita dell'Italia, mi son sentito dire: “Ma se mi arrivano cento disabili dove li metto”? ». È rimasto incredulo Alessandro Murenu (cagliaritano di 56 anni), disabile, appassionato di basket che domenica ha dovuto rinunciare al match Italia-Svizzera.
«Quattro anni fa ho avuto un incidente», racconta, «da quel momento mi hanno sottoposto a 16 interventi alla gamba e ora ho una serie di perni esterni, sono costretto a camminare con le stampelle». In questi anni Murenu non ha perso nemmeno una delle partite giocate in città dalla Dinamo Sassari al Palazzetto: sempre a bordo campo perché, con la gamba rigida, non può scendere e salire le gradinate in sicurezza. Domenica scorsa, però, non ha potuto vedere giocare l'Italia. «Ho comprato il biglietto col mio accompagnatore ma poi mi hanno detto che a bordo campo c'erano solo 3 posti per disabili, tutti assegnati. Il personale al botteghino era gentile ma in difficoltà e mi ha restituito i soldi».
Prima di rinunciare, il tifoso si è fermato a chiedere spiegazioni a quello che pensava essere il responsabile dello staff. «Mi ha dato una risposta cui non riuscivo a credere». conclude «Ho chiamato mia moglie e sono andato via. Ma sento di aver subìto un'ingiustizia».
Francesco Pinna