Via San Paolo, tanti roghi nell'area incolta. Il Comune: rimedieremo
L'ultima volta, il 12 agosto, il fuoco poteva fare saltare in aria due bombole di gpl in un container in mezzo al terreno incolto. Sei giorni prima aveva lambito una casa abitata da due famiglie. Un anno fa, il 9 luglio, fiamme alte dieci metri avevano sfiorato alcune palazzine e le settanta famiglie erano corse in strada. Le cose non erano andate diversamente a maggio. Insomma: l'area ai margini di via San Paolo, 25 ettari che corre lungo lo stagno di Santa Gilla, è un problema: incolta e abbandonata tranne nella zona sulla quale insistono i campi sportivi, è soggetta ogni estate a incendi di dimensioni più o meno ampie che a volte mettono a repentaglio l'incolumità delle persone. Dunque necessita di una bonifica immediata.
«Purtroppo non è un'area sulla quale sono previsti interventi di sfalcio annuali: decisioni pregresse». Cioè delle Giunte municipali precedenti: così l'assessore comunale all'Ambiente Anna Paola Loi, che sottolinea l'assenza su quei terreni «di servizi» e dunque, in un certo qual modo, di controlli che riducano i rischi. Però «da quando è scoppiato l'ultimo rogo gli uffici si sono messi al lavoro per capire quanto potrà costare un intervento di messa in sicurezza. Stiamo valutando la possibilità di effettuare un intervento periodico, comunque costoso, e se farlo con mezzi e operai comunali o rivolgendoci a ditte esterne. Pensiamo a una bonifica almeno grossolana per attenuare gli incendi, poi penseremo a interventi più efficaci. Speriamo per la fine mese». (an. m.)