Il mega progetto di ristrutturazione dell'impianto di via Cocco Ortu era costato tre milioni
L'assessore: «Chiarezza sui lavori di restauro eseguiti nel 2006» Dopo il crollo l'inchiesta. Sarà un'indagine interna dell'Amministrazione comunale a stabilire se i lavori di ristrutturazione del mercato di San Benedetto siano stati eseguiti a regola d'arte. Se tasselli, cerniere, lastre di cartongesso e reticolato in legno (ovvero il controsoffitto con cui è stato nascosto la volta in muratura e grazie al quale è stata ridotta l'altezza del piano superiore) siano stati scelti e utilizzati correttamente nel rispetto del capitolato d'appalto. E ancora: se le opere siano state qualitativamente all'altezza di un progetto di ristrutturazione milionario costato complessivamente, tra i gli interventi del reparto ittico al piano terra (i più corposi perché legati anche al completo rifacimento delle reti idriche e fognarie) e i lavori del piano rialzato dove convivono i box delle carni, dei formaggi e dell'ortofrutta.
IN MUNICIPIO «L'altra mattina a San Benedetto, il giorno del crollo, c'è stato un nostro primo sopralluogo tecnico e domani avvieremo l'indagine sulle opere eseguite anni fa», avverte il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras. «I nostri tecnici faranno verifiche specifiche ma si andrà anche ad esaminare la documentazione relativa al restauro e all'appalto».
IL CANTIERE Un mega intervento che allora, nel 2005, quando l'assessorato alle Attività produttive era in mano a Luciano Collu, era in effetti diviso in due distinti progetti definitivi, poi accorpati, e che il 22 ottobre passò al vaglio della Giunta per l'approvazione. Una seduta in cui l'esecutivo decise di destinare un ulteriore finanziamento di 300 mila euro per la parte impiantistica.
Insomma, una “rivoluzione dell'annona” per il più amato e antico dei mercati cagliaritani, nato nel 1957 per sostituire il vecchio caseggiato del Largo Carlo Felice. «Al di là dell'indagine interna, credo che i lavori pubblici debbano avere controlli ben più rigorosi. Troppo spesso si registrano anomalie a distanza di poco tempo dalla conclusione delle opere. È accaduto ora al mercato ma è avvenuto al parcheggio di via Manzoni e anche al Bastione, per non parlare dell'asfalto nelle strade di Is Mirrionis», avverte Gianni Chessa, vicepresidente della Commissione consiliare ai Lavori pubblici.
LA MATTINA Intanto ieri mattina il tanto atteso agognato assalto non c'è stato. Soprattutto i titolari dei sei box chiusi per consentire la messa in sicurezza dell'area coinvolta nel crollo di mercoledì notte speravano di recuperare le consistenti perdite di giovedì mattina, quando fino alle undici sono stati costretti ad abbassare le saracinesche e assistere a delicato lavori dei vigili del fuoco e degli operai. Lo speravano anche se le previsioni annunciavano, al contrario, uno scenario assolutamente negativo.
«Fortunatamente oggi abbiamo venduto e finito la merce», spiegano al box di Giorgio Puddu. Una “fortuna” che non ha però assistito proprio tutti i commerciati. «I mancati guadagni di giovedì - dice un altro commerciante di carni, Efisio Puddu - nessuno potrà recuperarli». Ci sono stati e basta. «La vera perdita è legata alla mancata vendita della merce ordinata il giorno prima», racconta sua madre. «A cominciare dai porchetti per Ferragosto che i clienti sono venuti a ritirare la mattina presto ma che non abbiamo potuto garantire. Un guaio per noi e un disservizio per i nostri più affezionati clienti».
I CLIENTI A passeggio tra i box del piano rialzato il San Benedetto non sembrava certo il mercato del sabato. Moltissimi i box chiusi e davvero pochi gli acquirenti. «Più che un sabato sembrava un lunedì mattina», taglia corto Carlo Serra, figlio di una dei rivenditori storici di carne. «Sia detto subito: le previsioni erano ancora peggiori. Poi verso le undici un po' di cagliaritani sono arrivati ed è andata meglio».
L'IPOTESI Il direttore Ignazio Leo conferma la giornata non propriamente esaltante per i commercianti del mercato di via Cocco Ortu. «Inizialmente si stava anche pensando di tener chiuso, poi è prevalso il desiderio di numerosi titolari di box e abbiamo deciso di restare aperti. Anche per non deludere i cagliaritani. È comunque vero che quello di ieri era un fine settimana anomalo».
Andrea Piras