Il quesito lo ha posto in Consiglio comunale Sergio Mascia, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà. Rivolto al sindaco Massimo Zedda e all'assessore Paola Loi (tra le sue deleghe anche i Servizi demografici e pari opportunità), l'esponente di Sel ha chiesto «quanto questa amministrazione comunale vorrà fare nel caso in cui venga richiesta all'Ufficio dello stato civile del Comune la trascrizione di un matrimonio contratto all'estero da parte di due cittadini dello stesso sesso».
Mascia (primo firmatario di un'interrogazione sottoscritta anche dai compagni di partito Giorgio Cugusi, Marisa Depau, Sebastiano Dessì e Francesca Ghirra) ha premesso che «il nostro ordinamento, in esecuzione della Convenzione dell'Aja, prevede la possibilità di trascrivere nei registri dello stato civile i matrimoni celebrati all'estero». L'assessore Loi ha annunciato che «approfondirà la questione» ma ha anche sottolineato che «la trascrizione non avrebbe valore vincolante ma soltanto simbolico». Nella replica Mascia, soddisfatto per quanto riguarda l'annuncio dell'assessore di un “approfondimento sulla questione”, ha precisato che «la trascrizione avrebbe valore giuridico» e non soltanto simbolico.
Nella presentazione dell'interrogazione Mascia ha ricordato che lo scorso 3 aprile il Tribunale di Grosseto ha «ordinato all'Ufficiale dello stato civile del Comune di trascrivere un matrimonio contratto nello Stato americano di New York tra due cittadini italiani dello stesso sesso».