Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tuvixeddu, duello Soru-Cappellacci

Fonte: L'Unione Sarda
8 agosto 2014

L'eurodeputato: i tribunali ordinari ci daranno ragione. L'ex governatore: nega i fatti

 

È di nuovo scontro aperto tra Renato Soru e Ugo Cappellacci sulla vicenda Tuvixeddu, dopo che la Regione ha versato alla Nuova iniziative Coimpresa di Gualtiero e Giuseppe Cualbu un risarcimento di 84 milioni di euro. «L'ex presidente mi incolpa per i circa 84 milioni di euro che la Regione è stata chiamata a pagare in seguito ad un lodo arbitrale sulla mancata attuazione dell'accordo di programma per Tuvixeddu che, come è noto, prevedeva l'edificazione di circa 320 mila metri cubi di cemento su un'area di inestimabile valore storico e paesaggistico nel centro di Cagliari», scrive Soru sulla sua pagina Facebook. «In questi ultimi anni diverse sentenze del Tar e del Consiglio di Stato hanno definitivamente confermato la validità dei vincoli imposti dal Piano Paesaggistico Regionale sul colle, e la conseguente cancellazione di ogni possibilità edificatoria. Ma il giudizio arbitrale prevede il rimborso di un danno subito dall'impresa, pur avendo il giudice naturale negato il diritto dell'impresa alla realizzazione delle cubature reclamate. In virtù della legge, il Tribunale di Cagliari e il Consiglio di Stato hanno già stabilito la legittimità dei comportamenti dell'amministrazione regionale nella passata legislatura di centrosinistra, e certamente i Tribunali ordinari annulleranno la decisione del Collegio arbitrale e le somme provvisoriamente assegnate al privato dovranno essere restituite». E prosegue: «Nonostante le accuse di Cappellacci, sono orgoglioso che dal lavoro della nostra giunta e di quello di tante associazioni, che per anni si sono impegnate in questa battaglia, il colle sia stato definitivamente salvato».
Replica Cappellacci: «La reazione scomposta dell'onorevole Soru è sintomo di un certo nervosismo. La sua ricostruzione fa a pugni con la realtà: tenta di negare l'evidenza del fatto che la Regione ha versato 84 milioni all'impresa, tenta di coprire le sue gigantesche responsabilità per il risarcimento che, a causa sua, sarà pagato dai sardi.»