Chioschi in legno, aree sportive attrezzate, zona verde tra la strada e l'arenile Poetto, il
Il disordine resta indietro, la strada tracciata per il Poetto è ora quella del diritto, delle regole. Certezze anche per i concessionari che ancora per lungo tempo, fino al 2020, anno del rinnovo delle concessioni, dovranno gestire i loro chioschi. Il Consiglio comunale, seppur con i soli ventidue voti favorevoli della maggioranza (l'opposizione ha abbandonato l'Aula), ha approvato il Pul, lo strumento che detta i criteri sul governo dei litorali.
I CONTRIBUTI Il piano, adottato a fine 2013 e arricchito dai contributi di molte delle trenta osservazioni presentate dai gestori dei chioschi ma anche dalle associazioni ecologiste e sportive, oltre che da comitati di cittadini, consentirà di disciplinare la fruizione di questo tratto di costa. «Un processo che riguarda le attività commerciali ma anche la tutela del patrimonio dunale», ricorda l'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau, che ora gongola per aver “firmato” il complesso lavoro fatto dall'amministrazione, «frutto di un percorso di partecipazione e condivisione: dagli enti pubblici ai gestori dei chioschi e i comitati dei cittadini».
I LAVORI Mentre sono in corso i lavori per dotare il lungomare di piste ciclabili e pedonali, arrivano le novità attesissime. Le principali riguardano proprio i chioschi, le nuove strutture in legno che dovranno far dimenticare gli attuali baretti non certo campioni di bellezza. Intanto resteranno aperti tutto l'anno. Una possibilità data da una variante urbanistica accolta dalla Regione che «prevede l'arretramento delle strutture verso la linea di strada». I manufatti abbandoneranno la famigerata zona H mentre i “proprietari” saranno liberati dall'incubo (tra l'altro economicamente rilevante) del montaggio e smontaggio stagionali. «Un'operazione che ha anche un impatto negativo sul cordone dunale».
LE SUPERFICI I nuovi chioschi avranno una superficie di cento metri quadri di coperto (contro gli attuali 35), parte riservata alle attrezzature e al personale del bar vero e proprio e un'area sempre coperta e riparata così da essere sfruttata anche in inverno. Inoltre ogni struttura disporrà di una terrazza di 200 metri quadrati che potrà essere protetta dal sole o dall'acqua con due tipologie di ombreggi: telo unico o con uno scambio di teli. Sarà anche possibile installare pannelli frangivento amovibili, alti massimo 180 centimetri e per il 70 per cento del perimetro.
«Chioschi e terrazza - ricorda l'assessore all'Urbanistica - saranno posati col sistema della palafitta che permetterà alla duna di muoversi, modificarsi seguendo la dinamica della spiaggia che dovrà essere il più naturale possibile».
LE STRUTTURE I venti chioschi, che di fatto saranno realizzati dove insistono le attuali strutture seppur arretrati verso la strada (salvo vicino alla Torre Spagnola che verrà spostato leggermente), sorgeranno in effetti su una zona di rispetto ricoperta dalla vegetazione. Dalle palme che già esistono ma anche da altre essenze capaci di resistere alla salsedine. Una vera barriera verde che avrà anche una valenza fisica contro la dispersione della sabbia sulla strada. «Sul piano dei contenuti si tratta di un salto di qualità notevole per l'organizzazione del litorale: ai lavori di riqualificazione già avviati si aggiungono le regole certe che consentiranno alle attività commerciali di lavorare tutto l'anno. Tutto questo coniugando lo sviluppo economico e il turismo con l'attenzione per gli aspetti ambientali e di tutela del paesaggio», ricorda Frau.
Nel Poetto del futuro, in quel tratto di litorale da vivere 360 giorni l'anno, grande spazio verrà riservato alle attività sportive. Dal beach volley al beach tennis, e saranno confermate le aree dedicate ai cani.
IL SINDACO Soddisfatto per l'approvazione del Pul, il sindaco Massimo Zedda: «Un bel risultato. Per il Poetto, per i cagliaritani, per i turisti. Questo sarà un luogo attrezzato, governato, che potrà essere vissuto e frequentato tutti i mesi dell'anno, nessuno escluso. L'attuazione del Pul avverrà di pari passo con i lavori di riqualificazione del litorale, stiamo creando un ufficio apposito per aiutare i titolari dei chioschi in questo processo di cambiamento. Qualcuno ci ha già chiesto come muoversi per l'acquisto dei nuovi chioschi. La vera partita si giocherà dalla fine dell'estate alla prossima primavera, mesi nei quali il Poetto cambierà volto». Dice il consigliere di maggioranza, Ferdinando Secchi (Sardegna pulita): «Abbiamo approvato un piano che si cercava di ratificare dal 2006, finalmente finiranno le angosce dei titolari dei chioschi».
L'OPPOSIZIONE Non la pensa così l'opposizione, che definisce la votazione del Pul «un blitz del centrosinistra». Dopo una breve interruzione dell'Assemblea per la riunione dei capigruppo, ha scelto di non rientrare. Per Giuseppe Farris, Anselmo Piras, Alessio Mereu, Gennaro Fuoco, Gianni Chessa, Antonello Floris e Renato Serra «i consiglieri di maggioranza e opposizione non hanno avuto la possibilità di discutere prima di esprimersi su questo importante documento, e questo perché una forzatura dell'assessore Frau ne ha imposto la discussione mercoledì a fine seduta. Il rinvio di un solo giorno avrebbe consentito di esprimere un voto consapevolmente ma avrebbe comportato la mancanza della maggioranza con le vacanze già prenotate».
Per il capogruppo del Pd, Davide Carta, non è accaduto nulla di tutto questo. «Nella conferenza dei capigruppo avevamo ipotizzato un possibile rinvio del voto, appunto solo ipotizzato. E mercoledì i margini per andare avanti c'erano eccome. Il Pul è un primo tassello della pianificazione territoriale, adesso ci attendono il Piano particolareggiato e Tuvixeddu per poter poi adeguare il Puc al piano paesaggistico regionale».
Andrea Piras