Dopo l'intesa con Regione e Area sì dell'Aula alla prima fase del Piano di risanamento
Progetto da 37 milioni per riqualificare il quartiere popolare
Il primo passo di un lungo cammino è stato compiuto. Con 23 voti a favore e 13 astensioni il Consiglio comunale ha approvato mercoledì la delibera per l'avvio della prima fase del “Piano di Risanamento e recupero del quartiere Sant'Elia”: il progetto da 37 milioni di euro (varato nel 2006, ma mai reso operativo) per la riqualificazione delle aree pubbliche del rione popolare, la realizzazione di parcheggi e verde pubblico. La ristrutturazione degli edifici, per la quale serviranno quasi cento milioni di euro, dovrà invece aspettare la seconda fase dell'accordo che vede fianco a fianco Comune, Regione e Area, l'azienda regionale per l'edilizia abitativa, proprietaria degli edifici popolari.
L'ACCORDO L'ok dell'aula di palazzo Bacaredda è stato un atto indispensabile alla firma dell'accordo di programma da parte dei tre enti. Un passaggio formale importante, sia per impedire che le risorse stanziate anni fa fossero definanziate, ma anche per determinare compiti, tempi e modalità di attuazione degli interventi.
MARRAS Proprio l'assessore ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras ha sottolineato davanti ai consiglieri l'importanza della votazione: «Vogliamo intervenire in un quartiere complicato, costretto da decenni in condizioni di isolamento e disagio, nel quale da tempo era necessario mettere ordine».
Sul piatto ci sono 37 milioni di euro. Tredici già stanziati dalla Regione, poco più di sette da Area. Il Comune invece si impegna a trasferire la proprietà delle aree interessate all'Agenzia regionale, rinunciando inoltre a qualsiasi debito pregresso con essa. All'appello mancano perciò 17 milioni, sui quali però mesi fa si era già espresso l'assessore regionale al Bilancio Paolo Maninchedda, assicurando il loro inserimento nella finanziaria 2015.
IL PERIMETRO È però innegabile che dal 2006 idee e finanziamenti hanno subìto un ridimensionamento. Oggi l'intervento è stato circoscritto al perimetro del quartiere nuovo, dove si concentrano gli alloggi realizzati da Area. Il restyling dei grandi e fatiscenti palazzoni grigi è stato suddiviso in due fasi: nella prima, immediatamente attuabile, si procederà alla riqualificazione degli spazi comuni e pubblici, con la dotazione di servizi e infrastrutture. Ma anche alla sistemazione degli spazi aperti, dei piani terra e dei pilotis; la realizzazione di aree verdi e la “condominializzazione” di alcune zone pubbliche per garantirne la cura e un utilizzo pertinente. Per il passaggio successivo, ossia la ristrutturazione degli edifici, le risorse necessarie (si stima possano servire 96 milioni) non saranno facili da reperire.
I TEMPI La firma dell'accordo non ha quindi più alcun ostacolo. Sarà poi compito di Area rispettare i tempi previsti dal cronoprogramma: redigere il progetto preliminare entro tre mesi dall'assegnazione delle aree, consegnare dopo altri sei mesi il progetto esecutivo e, entro 90 giorni da quest'ultimo, iniziare i lavori. Mai come in passato il nuovo volto del quartiere Sant'Elia ha ora i giorni contati.
Luca Mascia