Il Consiglio comunale dà l’ok all’Accordo di programma con Regione e Area
Autore: Federica Lai il 06/08/2014 20:14
Sant'Elia, 37 milioni per riqualificare il quartiere: ok del Comune
Sant’Elia, via alla riqualificazione: 37 milioni di euro per arginare l’emergenza strutturale e sociale del quartiere popolare. Dopo otto lunghi anni si dà avvio al progetto di Master plan che, nella sua prima fase, metterà ordine nel rione dove vivono 6 mila persone, distribuite nei complessi edilizi Favero, Torri, Lame e Anelli. Il Consiglio comunale dà l’ok all’Accordo di programma con Regione e Area. “Stiamo andando a incidere in un quartiere complicato, da anni in condizioni di estremo disagio – ha spiegato in Aula l’assessore ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras – dove è necessario mettere ordine: verranno definiti gli spazi pubblici e privati, le aree cortilizie, i parcheggi, e insieme ai residenti decideremo che servizi realizzare”.
L’”Accordo di programma per la riqualificazione strutturale e sociale del quartiere e dei relativi complessi edilizi di proprietà di Area, tra Regione, Comune e Azienda regionale per l'edilizia abitativa”, nella sua prima fase prevede un finanziamento di 37.235 mila euro: oltre diecimila serviranno per il complesso edilizio Lame, più di novemila per quello delle Torri, quasi diecimila per il blocco del Favero, e quasi settemila per gli Anelli. Da parte della Regione ci sono a disposizione 13 milioni di euro, oltre 7 milioni verranno cofinanziati da Area, e gli altri 17 milioni dovranno essere predisposti nella legge finanziaria della Regione per il 2015.
L'intervento generale si divide in due fasi: una che prevede appunto la spesa di 37 milioni, e una seconda di 96 milioni di euro. Con il primo finanziamento si procederà con la riqualificazione esterna della zona, verranno delimitati gli spazi pubblici, quindi cortili, parcheggi e aree verdi: tutto questo per rendere più equilibrata e serena la vita di quartiere. Inoltre si valuterà anche l’dea di realizzare servizi connessi alle residenze, al momento inesistenti. Solo nella seconda fase si interverrà sui fabbricati. L'Aula di Palazzo Bacaredda ha approvato la prima fase dell'intervento con 23 voti a favore, e 14 astenuti del centrodestra.