«Chiediamo dignità». È la richiesta di aiuto delle otto famiglie che vivono nella ex scuola di via Flumentepido.
Lunedì, ruspe e vigili sono arrivati con l'ordine di chiudere l'allaccio fognario dello stabile occupato abusivamente. L'operazione, però, non si è conclusa perché «gli operai non hanno voluto prendersi la responsabilità di lasciarci in condizioni di estremo disagio», spiega Anna Piga, portavoce del gruppo.
Ieri la protesta in via Roma, davanti al Municipio. Le famiglie abusive rivendicano i propri diritti di cittadini, chiedendo dignità per sé e per i propri figli. Il vicesindaco Luisa Anna Marras ha concesso loro un colloquio per trovare una via d'uscita. «Se non possiamo rimanere qui, devono trovarci una sistemazione adeguata», conclude Anna Piga, «abbiamo ottenuto il certificato di residenza poco tempo dopo aver occupato lo stabile. Se siamo residenti, i servizi ci spettano di diritto». (si. mo.)