Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'intesa tra il sindaco e il presidente Zedda e Giulini: «Il nuovo Sant'Elia pronto nel 2020»

Fonte: L'Unione Sarda
5 agosto 2014

Come i nuovi attori che lo frequentano il vecchio Sant'Elia sembra offrirsi con fiducia al cambiamento: prima gara interna del Cagliari il 14 settembre contro l'Atalanta davanti a 11.650 spettatori (ma c'è già il “sì” al progetto per quota 16 mila) e la disponibilità della società rossoblù per costruire entro il 2020 un nuovo impianto. La nuova stagione che bussa, porta insomma in dote mutamenti che premiano le attese dei tifosi, del club del presidente Tommaso Giulini e del Comune. Soprattutto l'amministrazione del sindaco Massimo Zedda e il Cagliari calcio sembrano marciare con un'intesa beneaugurale. «Fin da subito», ha detto ieri il vicesindaco Luisa Anna Marras, «c'è stata sintonia tra noi e la nuova dirigenza rossoblù».
LA VISITA La brezza marina che ieri sera ha accompagnato il sindaco Massimo Zedda e il presidente del Cagliari Tommaso Giulini (accompagnati dal vicesindaco Marras e dal componente del cda rossoblù Stefano Signorelli) nella visita-verifica all'interno dello stadio è stata accolta con sollievo dalle due delegazioni. Zedda e Giulini soddisfatti: «L'intesa tra noi porta buoni frutti. L'autorizzazione per il progetto a 16 mila posti è definitivo e dall'altro ieri si possono vendere i biglietti per 12 mila spettatori». Quanti ne possono contenere tribuna, gradinate e curva nord. «Per i 16 mila posti il progetto è approvato», ha sottolineato il sindaco Zedda. Giulini: «Abbiamo venduto soltanto ieri 500 abbonamenti, e in curva sud, che speriamo di completare per la gara del 21 dicembre contro la Juventus, sono stati già costruiti cinque gradoni». Signorelli: «Possiamo arrivare a 18 mila spettatori». Raddoppiati i posti per i disabili: 78, più due riservati agli ospiti.
LA CONCESSIONE Per poter eseguire altri lavori all'interno dello stadio, la società rossoblù ha chiesto di avere una concessione superiore a quella annuale. Zedda: «Sono stati chiesti tre anni. Con il presidente Giulini abbiamo condiviso che la convenzione in relazione ai lavori da fare fosse pluriennale».
IL PROGETTO In questo periodo di tempo (tre anni) potrebbero succedere tante cose: come progettare uno stadio nuovo di zecca. L'annuncio è del sindaco: «Invece di fare costose manutenzioni annuali, c'è in progetto di avviare, nel periodo della concessione triennale, lo smontaggio di alcune parti dello stadio. Si tratta della rimozione di tavoloni, ma questi interventi sono collegati alla volontà del Cagliari calcio di predisporre un progeto per il nuovo Sant'Elia». Giulini: «Sogno di avere nel nuovo stadio anche un museo sulla storia rossoblù e una biblioteca».
Tre anni per discutere. Su quali basi? «A suo tempo», ha spiegato il sindaco, «avevamo immaginato a un concorso di idee. Se non fossero cambiate le norme ancora oggi l'idea sarebbe valida: cioè la progettazione di un'opera architettonica di alto profilo. Le norme sono cambiate, quindi l'idea e la qualità possono essere ricomprese nella finanza di progetto». Esiste, al riguardo un pronunciamento fatto dall'Aula di palazzo Bacaredda. «Non abbandoneremo le linee guida date del Consiglio comunale. Ma il progetto per un nuovo Sant'Elia verrà presentato dalla società rossoblù». Marras: «In un mese è cambiato tutto. Una buona amministrazione deve avere la capacità di adattarsi alle nuove condizioni».
Pietro Picciau