Proposta del consigliere comunale Chessa in vista del trasferimento del servizio L'Udc:
È umido, l'edificio che da dieci anni ospita in viale Sant'Ignazio il Centro d'accoglienza “Giovanni Paolo II” del Comune, il cui compito è dare sostegno immediato a persone o famiglie che perdono la capacità di mettere insieme, letteralmente, il pranzo con la cena. Da tempo il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno - proposto dal consigliere Gianni Chessa, dell'Udc - che impegna la Giunta a spostare quel centro da viale Sant' Ignazio a un locale più idoneo.
Mentre si cerca un'altra sede, possibilmente in una zona senza salite ripide, il Centro continua a preparare trecento pasti al giorno e a offrire un riparo notturno a vagabondi e famiglie di carcerati. In attesa che il Comune trovi un'altra sede, Chessa rilancia con un secondo ordine del giorno, per il dopo. Nei locali di fronte all'Anfiteatro, il consigliere dell'Udc propone di creare una sorta di ostello per il turismo religioso, una delle tante nicchie del settore turistico che in molte zone si stanno curando per sostituire almeno in parte le presenze che la crisi sta portando via. Secondo Chessa, i numeri per giustificare l'operazione ci sarebbero, come accade a Padova per grazia ricevuta da Sant'Antonio. «E noi abbiamo San Saturnino, Sant'Efisio e Sant'Ignazio da Laconi», fa notare il consigliere dell'Udc, «che tra l'altro in quell'edificio ha abitato per quarant'anni, fino alla sua morte. Ecco perché lo trasformerei in struttura ricettiva per il turismo religioso dando la prelazione ai Francescani».
L'ordine del giorno deve ancora superare l'esame dell'Aula, ma qualche problema sembra già esserci. Il sindaco, Massimo Zedda, per ora non commenta la proposta, considerato che il Consiglio ancora non si è espresso. Sembra però che da tempo siano in corso contatti con l'Università, che in quel viale ha il proprio polo giudirico-economico e vorrebbe ottenere quei locali. La trattativa è ancora da iniziare, ma l'interesse c'è e tanto potrebbe bastare per far naufragare l'idea del turismo religioso.
Luigi Almiento