Tutto questo come antipasto della verifica della convenzione a partire da febbraio 2015. Tutte le novità, compreso il taglio delle giornaliere per 74 coppie di corse a stagione sono per ora sperimentali
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Spostamento delle sede Tirrenia da Napoli a Cagliari, meno tratte invernali fra capoluogo e Civitavecchia, ma anche il taglio del 50% delle tariffe residenti e nativi tra il principale scalo isolano e il porto laziale. Siglato questa mattina fra la Regione e la compagnia di navigazione un protocollo d'intesa con 10 nuove promozioni.
Tutto questo come antipasto della verifica della convenzione a partire da febbraio 2015: un documento che sia Regione, sia Tirrenia vogliono rivedere al più presto. "Anche perché - ha spiegato l'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana - parte da numeri e presupposto totalmente sbagliati. Basta pensare al fatto che era stato modellato su un traffico di 1,9 milioni di passeggeri. Mentre i controlli hanno registrato un traffico della metà dei passeggeri". Tutte le novità, compreso il taglio delle giornaliere per 74 coppie di corse a stagione, fra Cagliari e Civitavecchia, sono per ora sperimentali. "Stiamo facendo un test - ha aggiunto Deiana - cercando di alimentare la domanda con il taglio delle tariffe: in presenza di nuovi numeri pronti a cambiare la quantità di collegamenti".
L'amministratore delegato della compagnia Ettore Morace ha spiegato che si cercherà comunque di stabilire le giornate dei collegamenti in modo da non lasciare scoperte le tratte tra isola e centro sud: combinando dunque le corse con Civitavecchia con quelle con Napoli. La "razionalizzazione" dei viaggi dovrebbe consentire a Tirrenia di recuperare parte delle perdite, stimate in circa 28 milioni di euro, legate proprio alla mancata proporzione tra mole del traffico prevista dalla convenzione e i 52 milioni assegnati alla compagnia per la continuità territoriale. Il taglio coinvolge anche la parte finale della tratta Genova-Olbia-Arbatax da ottobre ad aprile.
"Il coefficiente di riempimento - ha aggiunto l'assessore - in quel periodo è stato prossimo allo zero. Non è concepibile che una nave da 2.700 posti viaggi vuota o quasi". Non aumenteranno, inoltre, le tariffe merci, è stato assicurato, per Genova, Napoli, Livorno e Civitavecchia. Previste anche promozioni per non residenti: 123 euro per due passeggeri più auto, cabina e cena andata e ritorno. La Tirrenia Cin garantirà quindi l'assunzione di almeno 30 marittimi sardi durante la stagione estiva.
Lo scetticismo di Sanna, Pd. Ancora dubbi di una parte del Pd sulla revisione della convenzione tra Governo e Tirrenia-Cin sulle rotte da e per la Sardegna. Il deputato Francesco Sanna torna alla carica chiedendo, con un'interrogazione ai ministri dei Trasporti e dell'Economia, i dati e le valutazioni sulle modifiche.
"Quello che appare certo - afferma il parlamentare sardo - è che se ad appena due anni dalla privatizzazione della società i volumi di traffico marittimo e i costi di esercizio previsti dal bando su cui si è basata la gara risultano irreali e questo giustificasse le richieste della società, c'è qualcosa che non quadra". In vista della diminuzione delle rotte Sanna chiede di conoscere "la previsione degli effetti prodotti dal prospettato ridimensionamento dei servizi sui flussi commerciali, assetti portuali, circolazione di persone e merci sulle infrastrutture di trasporto delle regioni interessate".
"Solo alla luce di quanto il Governo ci verrà a dire - sottolinea il deputato - potremo farci una ragione di un ridimensionamento del servizio che colpisce tutto il sistema della mobilità di persone e cose di mezza Sardegna, influenzando e stressando anche il sistema di trasporto viario e mettendo nel dimenticatoio ogni prospettiva di sviluppo di un modello mediterraneo di autostrade del mare che coinvolga l'Isola".
L'interrogazione Pd alla Camera. L'interrogazione sulle modifiche alla convenzione Tirrenia presentata da Francesco Sanna è stata firmata da nove colleghi del deputato Pd: Romina Mura, Emanuele Cani, Siro Marrocu, Marco Meloni, Caterina Pes, Giovanna Sanna e Gian Piero Scanu.
Nel documento si chiede, tra l'altro, "a quali uffici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del ministero dell'Economia e delle Finanze fanno capo i compiti di vigilanza previsti dall'articolo 10 della convenzione sugli obblighi della società titolare, come è stata disimpegnata tale attività, quale somma per sostenerne i costi è stata trattenuta dalla sovvenzione statale entro il limite del due per cento previsto dalla convenzione".
Viene poi sollecitato un chiarimento sui due anni di esercizio delle attività sovvenzionate e se in questo periodo "siano state irrogate sanzioni da parte della amministrazione vigilante a fronte di accertate violazioni degli obblighi di convenzione".
Pili minaccia: "Azioni giudiziarie". "Mobilitazione e azioni istituzionali e giudiziarie". Le annuncia il deputato di Unidos Mauro Pili a poche ore dall'accordo siglato tra Regione e Tirrenia. Chiesto dal parlamentare sardo anche l'intervento del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi in commissione. "Basterebbe guardare i dati e le affermazioni rese stamane - attacca Pili - La Tirrenia dichiara un buco di 28 milioni di euro nei suoi bilanci e per recuperarlo taglia i servizi essenziali della Sardegna. Lo Stato e la Regione non solo accettano la proposta della compagnia ma si dichiarano pure soddisfatti".
Nel mirino le nuove regole del servizio. "Un taglio di corse, frequenze e tratte senza nessun ritegno - spiega Pili - Dimezzate le rotte su Cagliari, cancellate quelle su Arbatax.
Alle stelle i costi dei biglietti per i turisti. Distinzione indegna per residenti e non residenti come se fossimo una terra in cui si entra solo se residenti. E' come se l'autostrada del sole avesse caselli per residenti e non residenti. Con costi diversificati a seconda della regione di transito". L'ex governatore non è soddisfatto nemmeno degli altri punti dell'intesa. "L'affermazione con la quale dichiarano di non aumentare i costi dei trasporti merci è la chicca finale dell'accordo. Ci si accorda per mantenere i prezzi alle stelle sia per le merci che per i non residenti. E che dire della garanzia di assumere 30 stagionali sardi a fronte degli oltre 2000 dipendenti di Tirrenia? Solo l'ennesima dimostrazione - conclude Pili - di come vengono trattati i sardi: a livello di stagionali".
Cappellacci. Se si vuole uscire dalla logica di piccoli ritocchi, che non risolvono la questione complessiva e che restano affidati alla volontà degli armatori, la Giunta dovrebbe proseguire la rivendicazione del passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità marittima dallo Stato alla Regione". Lo ha detto l'ex governatore Ugo Cappellacci (Fi) commentando il via libera della Giunta Pigliaru alla revisione della convenzione tra lo Stato e Tirrenia.
"Solo così - chiarisce Cappellacci - la Sardegna potrà essere artefice diretta delle scelte sulle rotte, sulle tariffe e sulle frequenze anziché essere legata a patti decisi e firmati dallo Stato. Occorre questo rovesciamento di competenze per poter cambiare radicalmente il sistema dei collegamenti marittimi".