Via Peschiera, il rione dei crolli. Residenti in strada: "Aspettiamo i lavori dal 2008"
Pressing dei residenti di via Peschiera: a sei anni dai crolli, tutto è fermo. Il sindaco Zedda invia una lettera al presidente Pigliaru per chiedere di riavere subito 1,2 milioni di euro e tempi rapidi per il via ai lavori. Ipotetico inizio degli interventi? Non prima di metà 2015.
CAGLIARI - Non c’è pace per chi vive nelle strade limitrofe a piazza D’Armi, soprattutto per i residenti di via Peschiera e via Marengo. L’otto agosto del 2008 i crolli nel sottosuolo: case lesionate, in più di un caso è stato necessario chiuderle per via di possibili rischi di crolli. Gran parte della zona, ancora oggi, è recintata. Negli anni, l’amministrazione comunale (prima con Emilio Floris sindaco, poi con Massimo Zedda) ha sempre garantito “massimo impegno” per risolvere la situazione.
Le ultime novità: il 23 luglio Massimo Zedda invia una lettera al presidente Francesco Pigliaru (nominato da qualche settimana Commissario straordinario per l’emergenza idrogeologica della Sardegna). Il governatore prende il posto di Efisio Orrù, decaduto a marzo: proprio Orrù, in uno dei suoi ultimi atti, dirotta il milione e 200mila euro previsti per la “sistemazione di ulteriori strade del quartiere” dietro piazza D’Armi alla causa di Olbia, messa in ginocchio a novembre da una forte alluvione. “E’ molto importante la Sua nomina per l’assenso immediato alle opere”, così Zedda verso Pigliaru, nel rimarcare che “non è più rinviabile la conferma della disponibilità dei fondi per completare il secondo stralcio”. I fondi dei quali Zedda chiede conferma sono proprio quel 1,2 milioni di euro spostati su Olbia. Oggi, quindi, ci sono 1,5 milioni dedicati alle vie Peschiera e Marengo e 800mila euro per il “riempimento reversibile” della cavità sotto piazza D’Armi. Ma il bando per la gara d’appalto, pronta dallo scorso novembre, conta già tre “rettifiche”: l’ultima lo scorso 19 giugno. Adesso, se tutto va bene, la scadenza del bando è fissata dagli uffici comunali per il prossimo undici dicembre. Fin qui la parte prettamente “burocratica”: ma è proprio la burocrazia, coi suoi mille rivoli, che contribuisce a bloccare il via ai lavori.
I cittadini sono esasperati. Per l’ennesimo sit-in di protesta – presenti una cinquantina di persone - hanno appeso anche un maxi-striscione su uno dei lati della gabbia metallica “eterna” che blocca il tratto di via Peschiera interessato dai crolli. “Dal 2008 attendiamo la messa in sicurezza del quartiere. I fondi ci sono ma si fanno attendere”. Il succo della protesta dei residenti è semplice: tante belle parole e promesse, ma i fatti dove sono? La loro portavoce, Patrizia Tramaloni, è agguerrita: “Tre rettifiche del bando, manca anche lo studio di fattibilità idrogeologica che deve stabilire quali sono le aree che corrono davvero un simile rischio. Negli ultimi tre anni”, afferma Tramaloni, tirando idealmente la giacchetta a Zedda, “c’è stato spazio solo per produrre e pagare soldi pubblici per studi, consulenze e sondaggi. L’attuale sindaco è venuto qui appena eletto, promettendo tempi brevissimi per far partire i lavori”.
Qualche novità arriva da Mauro Coni, assessore comunale ai Trasporti, intervenuto durante il sit-in. L’esponente della giunta Zedda riconosce “le lungaggini burocratiche, vanno seguiti determinati iter. Bene ha fatto Zedda a scrivere a Pigliaru per chiedere la conferma della copertura economica del milione e 200mila euro. Se questi soldi ci fossero, i lavori potrebbero partire anche domani, la nostra amministrazione ha il progetto pronto dallo scorso ottobre. Ritengo che il presidente risponderà in tempi brevi, c’è anche l’interessamento dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda”, spiega Coni, informando che “nel Pai (Piano assetto idrogeologico. ndr), aggiornato a gennaio di quest’anno, è stato inserito un comma speciale per i casi di sinkhole. Vuol dire che le abitazioni potranno essere abbattute e ricostruite”. Tornando al possibile via ai lavori, i tempi? “Se tutto fila liscio, i lavori potranno partire tra maggio e giugno 2015. Un milione e mezzo di euro sono già in appalto per via Peschiera e via Marengo, per gli 800mila euro destinati a piazza D’Armi manca l’ok della Regione”.