L'accordo di programma sulla riqualificazione verso il voto dell'Aula
Trenta milioni per battere l'emergenza sociale
In rampa di lancio da anni (Giunta regionale Soru), la rinascita del quartiere Sant'Elia è ormai vicina al via. Dopo il sì del sindaco Massimo Zedda, dell'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras, del dirigente Clara Pala e del segretario generale Renzo Serra, lo “Schema di accordo di programma per la riqualificazione strutturale e sociale del quartiere e dei relativi complessi edilizi di proprieta di Area - fase 1 - tra Regione, Comune e Azienda regionale per l'edilizia abitativa (Area)” aspetta il voto del Consiglio perché poi si passi alla “fase attuattiva”, riguardante i progetti e il cronoprogramma degli interventi. La proposta di deliberazione è all'ordine del giorno dal 24 luglio, pertanto l'Aula sta per affrontarne l'esame. In gioco, per la prima parte delle opere, ci sono 30 milioni di euro.
LE AREE Comune e Regione sembrano quindi in vista della fase finale di un interminabile processo di avvicinamento ai lavori. Già nell'aprile 2013 il Comune ha autorizzato Area ad “accedere alle aree di proprietà comunale” per avviare le “attività propedeutiche e connesse alla progettazione delle opere, nell'ambito degli interventi di riqualificazione del quartiere”. L'intervento si divide in due fasi: una prima prevede la spesa di 37 milioni, una seconda di 96 milioni di euro.
MARRAS Non è prevista la costruzione di immobili ma sarà «riqualificato l'esistente». Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras: «Il contesto sociale nel quale vanno ad incidere gli interventi è fortemente degradato e la riqualificazione e il miglioramento delle condizioni generali del quartiere rivestono un'importanza e un valore che vanno oltre il semplice corrispettivo delle aree».
IL PROGRAMMA Area è l'agenzia individuata dalla Regione come “beneficiaria dei finanziamenti per l'attuazione del Programma di riqualificazione strutturale e sociale del quartiere” che registra un'elevata densità edilizia: 1500 alloggi (1424 pubblici, di proprietà Area), distribuiti nei complessi edilizi Favero, Torri, Lame e Anelli dove vivono 6 mila abitanti.
LA RELAZIONE Al Consiglio spetta ora votare e confermare l'“assoluto interesse dell'Amministrazione per la promozione e riqualificazione socio-economica del quartiere Sant'Elia. Il Comune ha esaminato il contesto urbanistico del quartiere ma ha anche rilevato che «la principale tensione a Sant'Elia», sottolinea nella relazione istruttoria la dirigente del Servizio patrimonio Clara Pala, «appare risiedere nella condizione sociale, definibile attraverso una marcata marginalizzazione residenziale che ha fatto sedimentare nel tempo condizioni di disoccupazione, cattiva occupazione e ricorso a forme di reddito fuori mercato». Nella relazione anche il profilo sociale e culturale del quartiere. «Emerge una marcata deprivazione socio-culturale legata alla scarsa alfabetizzazione delle fasce adulte, che pare fungere da esempio per le fasce giovanili in età scolare. Nel quartiere si rileva inoltre un elevato tasso di dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti, con un costo sociale aggravato dalle patologie connesse. È infine elevata la densità di microcriminalità e criminalità organizzata».
Pietro Picciau