Sta già iniziando a cambiare faccia l'area dell'ex Distilleria di viale Ciusa, a Pirri. Operai, gru e camion sono al lavoro da qualche giorno e, tra due anni e mezzo al massimo, l'antico stabilimento del filu 'e ferru e i dintorni daranno il benvenuto a un moderno quartiere, con negozi, uffici, case e persino un bike village, a fare da nuovo scenario. «Più servizi che abitazioni» - precisa Marco Lallai, presidente di Area urbana, la cooperativa che ha acquistato il terreno di 14mila quadrati dove ancora svetta la ciminiera, simbolo storico e romantico di un glorioso passato, che non verrà abbattuta. «Gli interventi di riqualificazione sono cominciati nell'area libera, in seguito si arriverà dentro la fabbrica».
Una svolta edilizia, architettonica e di costume attesa sin dal 2010, anno in cui il Consiglio comunale approvò il Piano attuativo del progetto di recupero - 31.500 metri cubi di volumetrie - dell'area tra le vie Blasi e del Platano presentato dalla società L'antica distilleria srl che cambierà per sempre la storia di Pirri.
Era il 1908 quando Antonino Zedda, figlio del fondatore Francesco, fece costruire lo stabilimento, imprimendo una svolta alle attività dell'omonima azienda, la Zedda-Piras, e al paesaggio della Municipalità. Da allora la distilleria, e la torreggiante ciminiera, hanno dato corpo allo strapotere commerciale del marchio e anima a tutto il territorio dell'ex circoscrizione e della città di Cagliari. Poi, dal 1994, con il passaggio della ditta a un altro gruppo, ecco cominciare per la fabbrica il tramonto.
Giacomo Perra