LA POLEMICA
Associazioni e quartieri contro il Comune che ha affidato la gestione ad una società con l'obiettivo di un programma «più attraente»: assalto aragonese a Castello
No al Carnevale privatizzato che ignora la storia cagliaritana ». Le maschere in rivolta contro il primo Carnevale in appalto della storia del capoluogo. Migliaia le persone che per la prima volta dopo anni si ritrovano costrette a rinunciare alla sfilata. Coinvolti tanti quartieri cittadini, dalla Marina al Villaggio dei pescatori, da Pirri fino a Stampace. Proprio lungo le viuzze attorno a Sant’Efisio, in questo periodo risuonava rumorosa la ratantira, per le tradizionali prove: ma quest’anno a Stampace è sceso il silenzio. Prevista per oggi all’ex teatro Adriano in via Sassari, una conferenza stampa del coordinamento delle associazioni che da quasi 30 anni animano il carnevale cittadino.
LA DENUNCIA. «Saltano le tradizionali sfilate di carri allegorici, maschere, ratantire e gruppi musicali del Carnevale Cagliaritano», scrivono il Dopolavoro Ferroviario (Stampace), Villaggio Pescatori, Senza Confini (Marina), Aspis (Pirri) riunite in coordinamento che «manifestano ora un vivo malcontento verso il programma del Comune e dell'assessorato che hanno affidato una così importante festa di popolo ad una società privata, ignorando la storia e la partecipazione di migliaia di persone che aspettavano il carnevale per dedicarsi ad un allegro e sano divertimento ». Il presidente del Dopolavoro ferroviario Ugo Maddaloni illustrerà oggi in conferenza stampa «le ragioni del dissenso, nei confronti di via Roma che ha cancellato d’un colpo le vecchie tradizioni del carnevale cagliaritano». Il riferimento è alla decisione dell’assessorato al Turismo che ha scelto di appaltare la mascherata del 2009 e del 2010, con l’obiettivo di «realizzare un carnevale turisticamente più attraente». La gara se l’è aggiudicata la “Event Group”, stessa società del carnevale degli insetti 2005 e 2006, quello, per capire, di “Dante l’elefante”. Ma mentre nel 2006 Canciofali riusciva comunque a ritagliarsi uno spazio cagliaritana, stavolta, almeno stando alle denunce delle associazioni, sarà diverso. Ha vinto “Event Group” che utilizzerà i 200 mila euro a disposizione per un carnevale tutto nuovo (si parla della rievocazione dell’assalto aragonese al Castello). Nemmeno l’assessorato alla Cultura ha trovato i fondi da destinare alle associazioni. Intanto, sceglie il silenzio l’assessore al Turismo Gianni Giagoni. Parlerà soltanto dopo la conferenza stampa.