Rassegna Stampa

Il Sardegna

Un palazzetto per sport e musica il maxi progetto in via San Paolo

Fonte: Il Sardegna
22 gennaio 2009

La delibera. Sei milioni di euro di fondi regionali e pianificazione comunale per la nuova struttura

Sì della Giunta di palazzo Bacaredda: basket ma anche tribune per i grandi eventi

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Sorgerà in via San Paolo il nuovo palazzetto dello sport cagliaritano. Grazie ai fondi stanziati dalla Regione nel 2007 e al progetto del Comune, la città avrà un impianto polifunzionale capace di accogliere fino a 5 mila spettatori per le gare sportive di basket, calcio a 5 e pallavolo. Non solo. Perché la struttura, grazie a una tribuna retrattile, si trasformerà agevolmente in quell'arena grandi eventi che a Cagliari ancora non esiste, capace di contenere fino a 9 mila posti. E non appena sarà pronta, non ci saranno più scuse per levare definitivamente la “legnaia” dall’Anfiteatro romano.

IL PROGETTO è tutto del Comune, ma dietro c’è un finanziamento regionale, destinato anche a Oristano e Nuoro. In Municipio arriva, il 9 gennaio scorso, una nota dell’assessorato regionale allo Sport, scritta un mese prima: la concessione di fondi per la realizzazione del palazzetto dello sport. La delibera regionale del 27 novembre 2007 definiva le modalità di concessione dei contributi, articolando il finanziamento in tre tronconi da due milioni di euro per 3 anni, per una somma complessiva di 6 milioni di euro. In più indicava anche le modalità gestionali e di realizzazione. Spettava al Comune individuare l’area. E la delibera comunale del dicembre scorso ha trovato la sistemazione definitiva: il palazzetto sarà costruito all’interno di un’area compresa tra via San Paolo e la statale, per gran parte su aree inutilizzate. Lo spazio misura circa 29.000 metri quadrati, ma il palazzetto vero e proprio occuperà uno spazio di 92 metri x 131, e dove potranno svolgersi manifestazioni sportive di pallacanestro, pallavolo, calcio a 5 e 7. L’impianto sarà dotato di tribune su due livelli: il primo dovrebbe essere parzialmente retrattile per una capienza totale di pubblico pari a 4.966 unità. In più ci saranno una palestra per il pre-riscaldamento degli atleti, servizi igienici, spogliatoi e la sala stampa. Punti di ristoro e magazzini completeranno la dotazione funzionale della struttura. E poi c’è il discorso relativo ai grandi eventi.

LA DELIBERA di giunta spiega che «la vocazione della struttura con una superficie di parterre compreso il campo, pari a 3360 mq permetterà lo svolgimento di manifestazioni extrasportive o grandi eventi portando la capacità teorica dell’impianto a circa 8.000-9.000 posti». Il palazzetto sarà anche dotato spazi per la realizzazione di due foresterie per l’ospitalità sia degli atleti, che delle organizzazioni degli eventi. Anche le modalità di realizzazione sono state definite dall’assessorato regionale allo Sport. L’assessore Maria Antonietta Mongiu nella delibera aveva dettato le linee guida sia per quanto riguardava le caratteristiche strutturali e architettoniche, sia al modello gestionale, chiedendo il rispetto dei criteri per la partecipazione al "Ioc/Iaks Award for Exemplary Sports and Leisure Facilities", premio internazionale assegnato agli impianti sportivi che nei primi due anni di apertura abbiano conseguito risultati gestionali positivi. Ora il progetto dovrà passare al vaglio del consiglio comunale e della commissione urbanistica. Poi la gara d’appalto. Il nuovo palazzetto di via san Paolo dovrebbe nascere nel 2011.

 

Aperta la questione stadio Cellino non scappa da Quartu

La storia ¦ 
Trovato lo spazio per il palazzetto, resta ancora in sospeso il nuovo stadio. L’anno scorso il presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino aveva lanciato la proposta al Comune: la costruzione di un nuovo stadio a spese sue, da realizzare accanto al vecchio Sant’Elia, da demolire. Il consiglio comunale dopo un assenso di massima attendeva una risposta della giunta. Numerose, intanto, si levavano le voci in città, contro la demolizione del Sant’Elia: su tutte quella di Gigi Riva. Floris sceglie di non decidere, rinviando la soluzione ad un tavolo tecnico- politico, mai istituito realmente. Poi alle nuove normative sugli stadi, in via di approvazione al Governo. Cellino alla fine si spazientisce. E decide di rivolgersi al comune di Quartu e apre la trattativa, tuttora in corso, per la costruzione dello stadio a Is Arenas. E i contatti non si fermano.