Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bacino di carenaggio L'Autorità portuale promuove una gara

Fonte: L'Unione Sarda
22 gennaio 2009

Dopo l'addio di Moby



Un bando di gara internazionale per il bacino di carenaggio dopo la decisione di Moby di dismettere l'attività nell'area di Su Siccu. La decisione di promuovere una gara internazionale per individuare una società che operi nel porto cagliaritano è stata presa dall'Autorità portuale di Cagliari e comunicata ieri dal presidente Paolo Fadda a una delegazione della Cisl, guidata da Fabrizio Carta, al termine di un incontro tra il sindacato e l'Authority.
LA GARA Dopo la decisione di Moby di abbandonare la struttura di Su Siccu, dove il gruppo dell'armatore Vincenzo Onorato opera da tempo sul fronte della riparazione delle barche (tra cui anche i mezzi navali delle forze dell'ordine), l'Autorità portuale ha deciso di bandire una gara per avere comunque all'interno dello spazio portuale un operatore che si occupi della manutenzione. Peraltro, la decisione di Moby di chiudere il bacino di carenaggio venne giustificata dal gruppo proprio con le difficoltà amministrative nate dalla richiesta di ottenere uno spazio adeguato per trasferire e ampliare, anche con investimenti importanti, l'attività di manutenzione. Da qui la decisione di abbandonare l'attività con il licenziamento di dieci dipendenti, ai quali però venne promesso di trovare soluzioni per la loro ricollocazione.
L'AUTORITÀ «Anche l'Autorità portuale di Cagliari è d'accordo: un bacino di carenaggio rappresenta per il porto cagliaritano un servizio strategico da sviluppare e ampliare», osserva Fabrizio Carta, segretario della Cisl di Cagliari. Dopo l'invio, un mese fa, della lettera di licenziamento ai dieci lavoratori del bacino di carenaggio, le segreterie della Fsm (sindacato dei metalmeccanici) e della Cisl di Cagliari avevano richiesto un incontro urgente con l'Autorità portuale. La Moby, come ricorda lo stesso sindacato, «nella lettera con la quale veniva aperta la procedura di mobilità, aveva adombrato responsabilità dell'Autorità». Ma l'Authority ha sostenuto che «è stata offerta alla Moby la possibilità di spostare il bacino, provvisoriamente, sul Molo Sabaudo, in attesa di trovare una sistemazione definitiva all'interno del Porto canale (entro un paio d'anni), luogo nel quale il bacino potrà ampliarsi e dare servizi a molti più utenti di quelli attuali, producendo ricchezza e creando posti di lavoro». Peraltro, Moby ha invece ribadito che lo spostamento provvisorio di una struttura di quel genere ha un costo molto alto per l'impresa. Il sindacato attende dunque gli esiti di un confronto tra l'Autorità portuale e la Moby. ( g. d. )

22/01/2009