Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa non fallirà.

Fonte: L'Unione Sarda
22 luglio 2014

LA SVOLTA. I consulenti della procura: il buco da 800 milioni si può ancora colmare Abbanoa per ora non fallirà Bilancio risanabile: il pubblico ministero ha ritirato l'istanza 

 

Il consulente tecnico della Procura ha presentato un'integrazione alla consulenza depositata un mese fa il cui contenuto spazza via i presupposti che avevano portato alla richiesta di fallimento del gestore unico del servizio idrico in Sardegna.
Alla luce di alcune novità, valutate e “promosse” nelle pagine integrative, il pubblico ministero Giangiacomo Pilia, ieri mattina davanti al giudice Vincenzo Amato, ha rinunciato alla domanda di fallimento della società. Una decisione presa in seguito alla lettura delle conclusioni dello studio svolto dal consulente Giuseppe Aste. Oltre 900 pagine in cui si entra nel dettaglio dei conti dell'azienda per capire se il buco da 800 milioni di euro si possa ancora colmare. E vista la marcia indietro della Procura parrebbe proprio di sì.
A offrire garanzie per ribaltare il quadro, negativo in un primo momento, sono principalmente tre elementi. In primo luogo il 10 luglio è stato approvato il bilancio della società al 31 dicembre 2013, nel quale vengono indicati utili per 70 milioni di euro. E per il quale non sono stati fatti rilievi né da parte dei revisori né da parte del Collegio dei sindaci. In secondo luogo è stato presentato un piano di ricapitalizzazione da 142 milioni di euro: 98 milioni sono già stati versati dalla Regione nelle casse dell'ente, altri 44 dovranno essere versati entro il 2 agosto. Infine è stato deciso un adeguamento delle tariffe: una delibera dell'autorità d'ambito sancisce la legittimità di conguagli tariffari che determinano una sopravvenienza per circa 100 milioni di euro.
Si parla di manovre finanziarie per superare lo stato di insolvenza ancora per buona parte solo sulla carta, ma comunque sufficienti a dare fiducia ad Abbanoa. Il percorso di risanamento avviato dall'azienda è stato considerato soddisfacente.
La Procura continuerà comunque a controllare la situazione: se i presupposti dovessero cambiare, potrebbe presentare una nuova istanza di fallimento. Per ora il cambiamento c'è ed è tutto in positivo. Anche sul fronte bancario infatti sembra sia possibile un accordo con gli istituti di credito che consenta la ristrutturazione del debito.
Chiuso il procedimento fallimentare, sollecitato dal pm di Nuoro Andrea Schirra e poi trasmesso per competenza territoriale a Cagliari, resta invece ancora aperta l'inchiesta penale per peculato e abuso d'ufficio, di cui è titolare lo stesso sostituto procuratore Pilia. Un fascicolo contro ignoti integrato negli ultimi mesi da decine di progetti tuttora al vaglio degli investigatori. In particolare, anche in questo caso, a portare sviluppi sarà l'esito di una consulenza della Guardia di Finanza che verrà depositata nei prossimi giorni. Intanto, agli atti dell'inchiesta è stato acquisito anche il bilancio della società che presenta utili per 70 milioni di euro.
Veronica Nedrini