GIOVEDÌ, 22 GENNAIO 2009
Pagina 2 - Cagliari
Eliminate dal carnevale le tradizionali maschere cagliaritane Quest’anno sfilate all’insegna del Medioevo, e il cuore della città si rivolta
I gruppi storici della rantantira tagliati fuori, tutto a Event group che rievoca gli scontri tra aragonesi e pisani
SABRINA ZEDDA
CAGLIARI. Addio all’incedere incalzante della ratantira, per decenni vessillo del Carnevale in salsa popolar-locale. E addio anche ai carri e alle tante maschere della tradizione carnevalesca cittadina: quest’anno le associazioni che per anni hanno organizzato la grande festa è più probabile che se ne restino a casa. Meglio questo piuttosto che stare lì a essere presi per il naso, devono aver pensato. Perchè stavolta non sono state chiamate loro a organizzare il tutto.
Sarà infatti la Event group ad organizzare sino al 2010 compreso, oltre ai festeggiamenti carnevaleschi, anche quelli per il Capodanno.
Come tutto questo sia stato accolto da Dopolavoro ferroviario (quartiere Stampace), Villaggio pescatori, Senza confini (Marina), Aspis (Pirri), cioè le associazioni che da sempre hanno preparato il Carnevale cittadino, e che ora si sono riunite in un coordinamento di protesta, si saprà sin nei dettagli oggi, giorno in cui terranno un incontro con la stampa per spiegare perché abbiano deciso di non partecipare ai preparativi del Carnevale. Eloquenti sono comunque le poche righe della nota con cui annunciano che per quest’anno le tradizionali sfilate di carri allegorici, maschere, ratantire e gruppi musicali del Carnevale cagliaritano salteranno. ‹‹Manifestiamo - si legge nello stringato documento - un vivo malcontento verso il programma del Comune di Cagliari e del competente assessorato, che hanno affidato una così importante festa di popolo a una società privata, ignorando la storia e la partecipazione di migliaia di persone che aspettavano il Carnevale per dedicarsi a un allegro e sano divertimento››.
Per dirla proprio tutta, il malconento ha cominciato a covare già poco prima delle feste natalizie, quando dagli uffici di via Roma venne fuori la notizia che il Comune aveva deciso di affidare i preparativi dei festeggiamenti carnevaleschi e quelli per la fine dell’anno alla Event group, vincitrice di un bando (per un importo superiore ai 900 mila euro) lanciato in autunno, con cui l’amministrazione chiedeva a singoli o gruppi interessati di farsi avanti, presentando dei progetti per l’organizzazione, per il triennio 2008-2010, di questi eventi, dove oltre al divertimento ci fosse un occhio di riguardo anche per la valenza turistica della festa, nel senso che sarebbe stato preferito chi col suo progetto avrebbe garantito per l’intera città un ritorno in termini turistici.
Ebbene, dei tanti progetti presentati (compresi quelli delle associazioni che ora protestano) il Comune ha preferito quello della Event group, che per Carnevale pare abbia deciso d’ispirarsi al Medioevo con una rievocazione dell’assalto degli aragonesi alle mura di Castello. Uno spettacolo che pare coinvolgerà anche qualche artista arrivato da fuori. Forse troppo per le storiche associazioni del Carnevale cittadino, che forse si son sentite scavalcate e svuotate di un prestigio derivato da decenni di esperienza, maturati gomito a gomito con le tradizioni della loro stessa città.
C’è ancora tempo per ricostruire lo strappo? Ma soprattutto: si potrebbe e avrebbe senso lavorare fianco a fianco alla Event group? Le risposte, forse, potrebbero arrivare oggi.