LIRICO. Ieri Cda rovente, Zedda (presidente) snobba le richieste di tre membri
Non che il clima di solito sia mai stato buono, nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro lirico, fin dai tempi in cui il sindaco Massimo Zedda (nella veste di presidente della Fondazione) aveva affidato l'incarico di sovrintendente a una persona che non ne aveva i titoli (Marcella Crivellenti) e aveva estromesso Giorgio Baggiani dallo stesso Cda, tra le polemiche dei consiglieri “oppositori”. Poi arrivò il Tar, che ridisegnò gli organigrammi: fuori la Crivellenti (il Consiglio ha poi nominato Mauro Meli), dentro Baggiani.
LA POLEMICA Da lì si sarebbe dovuti ripartire per il rilancio del Teatro, ma non è andata così. I toni di voce utilizzati nella riunione di ieri mattina del Cda non erano esattamente concilianti. Sì, «perché ormai da quattordici sedute», fa notare il consigliere Gualtiero Cualbu, opposto al presidente-sindaco, «in quattro gli chiediamo di inserire dodici punti all'ordine del giorno della seduta successiva, e lui non lo fa malgrado sia obbligato dal Codice civile e dallo statuto della Fondazione: quest'ultimo prevede che se tre consiglieri chiedono di inserire un argomento all'ordine del giorno, il presidente è tenuto a farlo. Eppure, ormai da quattordici riunioni, Massimo Zedda impone i suoi argomenti e non accetta i nostri».
ORDINE DEL GIORNO I toni sono stati duri, dunque, ma il sindaco-presidente continua a tirare avanti per la propria strada: «Siamo alla beffa», sbotta Maurizio Porcelli, un altro consigliere opposto al sindaco (l'altro è Giovanni Follesa, assente alla riunione di ieri), «perché dopo tutte le discussioni, Zedda ci ha inviato la convocazione per la prossima seduta, fissata per il 28 luglio: neanche stavolta ha inserito le nostre proposte all'ordine del giorno, e con questa fanno quindici». Una riguarda la nomina di un avvocato che curi l'interesse del Teatro dopo il rinvio a giudizio del sindaco per la questione Crivellenti, un altro il teatrino da 300 posti dotato di laboratori al Parco della Musica: «Lo stabile è stato consegnato ma ancora non è fruibile, e noi vogliamo sapere perché», reclama Porcelli, «inoltre il Comune non ha versato alla Fondazione l'acconto di 2,2 milioni per il 2014». Cualbu prende atto che l'appello lanciato a Zedda affinché si trovi un accordo «per governare al meglio un teatro ora in straordinaria crescita, sono caduti nel vuoto».
IL SINDACO «Non ho difficoltà a inserire nell'ordine del giorno i punti richiesti dai consiglieri», replica il sindaco, «però alcuni sono ormai superati, altri devono essere necessariamente preceduti dall'approvazione del bilancio. In caso contrario, discuterne sarebbe inutile».
Luigi Almiento