PIRRI. Le opere termineranno ad aprile: stop alle auto e affari ridotti
Scavi aperti in via Toti, i negozianti protestano
Gli operai hanno cominciato a lavorare da qualche mese e ne avranno ancora per un bel po'. Chi quotidianamente anima via Toti non sta certo facendo i salti di gioia. A forza di scavare e coprire, comunque, in teoria entro i primi mesi del prossimo anno questa centrale strada di Pirri avrà un volto nuovo: archiviati la sosta selvaggia delle auto e il transito “da brivido” dei pedoni, ci saranno - e in parte è già realtà - il marciapiede sul lato sinistro, il manto stradale e la segnaletica verticale e orizzontale nuova di zecca. Interventi necessari, ma per i commercianti sono stati e saranno ancora mesi difficili. Con la crisi economica, la chiusura della strada (anche se a scaglioni) è stata una mazzata in più. Insomma, il piatto piange.
«Dall'inizio dei lavori», spiega Rosetta Usai, titolare di una merceria nel tratto compreso tra via Fieramosca e via Dandolo, chiuso al transito dei veicoli fino all'8 agosto, «il giro d'affari del negozio si è ridotto della metà. Capisco l'importanza dell'intervento, ma meno auto significano meno clienti». Qualche metro più avanti, dove gli operai dovrebbero entrare in azione a settembre e ancora le macchine possono circolare, la musica non cambia: «In questi mesi gli incassi della rosticceria sono diminuiti di un terzo», afferma Roberto Piras, «quando la strada sarà chiusa anche qui davanti probabilmente dovrò sospendere temporaneamente l'attività». Protesta anche Francesco Arba, che nelle vicinanze ha una panetteria con frutta e verdura: «Ci stanno rovinando, i lavori dovevano essere fatti ma bisogna essere più veloci, non si può bloccare una via per tanto tempo. Sto pensando di chiedere i danni al Comune». Quello della lentezza è un tasto che batte anche Massimiliano Pilia, titolare di una macelleria all'inizio della strada: «Qui hanno bloccato da aprile a giugno: due mesi per completare una porzione di pochi metri, troppo. Gli operai sono solo tre e non entrano in servizio il sabato, intanto il 40 percento dei miei guadagni è andato via».
Iniziati poco prima di Pasqua, i lavori di sistemazione andranno avanti, salvo complicazioni, più o meno fino all'aprile prossimo. In tutto, un anno. Si sta andando avanti a tratti, fino a via Marmilla, per cercare di creare meno problemi possibile. Ma per molti non basta. «Dico ai miei colleghi commercianti di stringere i denti, bisogna resistere», afferma Franco Schirru dalla sua pizzeria. Resistere: ora non rimane che questo.
Giacomo Perra