Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Parcheggi di scambio e aree pedonali

Fonte: La Nuova Sardegna
21 gennaio 2009

MERCOLEDÌ, 21 GENNAIO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Traffico, in Comune la relazione sul piano della mobilità



Ampio spazio anche per le piste ciclabili A giorni dibattito in commissione

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Come rendere Cagliari più vivibile? Con la diminuzione dell’inquinamento, con l’aumento e l’efficienza del trasporto pubblico, coi parcheggi di struttura (sotterranei e in silos), con una maggiore ciclabilità e più pedonalizzazione. Questi, in sintesi, i punti centrali del piano del traffico che, in questi giorni, è arrivato alla fase conclusiva con la relazione che sarà discussa nei prossimi giorni nelle commissioni competenti (Traffico e Urbanistica).
Il dossier è stato realizzato dalla società Sistematyca.
In primo piano due obiettivi: la riduzione dei consumi energetici e la tutela della salute pubblica legata alla limitazione delle emissioni inquinanti. Sullo sfondo c’è la constatazione della forte concentrazione dei servizi all’interno della città e dell’ampia urbanizzazione che interessa tutta l’hinterland con relativo incremento del traffico, che raggiunge anche il doppio dei mezzi presenti a Cagliari. Da qui il problema dei parcheggi. Nella relazione si parla della necessità di dotare la città sia di posti auto di scambio (in viale La Plaia e presso lo stadio), che intercettino il flusso delle auto provenienti dall’hinterland; sia di quelli da costruire fuori dalla strade (multipiano, interrati o meno), ma ugualmente interconnessi coi sistemi di trasporto. Il tutto con l’obiettivo di limitare il traffico-auto nelle strade cittadine. Un fatto importante sia per il miglioramento della qualità della vita in termini di minore inquinamento, che per la funzionalità dei mezzi pubblici: meno è il congestionamento delle strade, maggiore è la velocità del trasporto.
La strategia del piano si articola, fondamentalmente, su due strategie. La prima riguarda la parte urbanistica e punta a incentivare uno sviluppo urbano che riduca gli spostamenti coi mezzi propri: meno insediamenti diffusi e più lottizzazioni concentrate ma integrate sia coi servizi che col verde. In questo senso uno degli obiettivi è rappresentato dall’intervento nella piana di San Lorenzo, dove l’amministrazione ipotizza un insediamento attrezzato di circa diecimila persone. La seconda, invece, lavora più direttamente sulla pianificazione dei trasporti.
In particolare: aumento della quantità e della qualità dei percorsi pedonali e incremento delle piste ciclabili. A riguarda va detto che a tutt’oggi, in città, non ne esiste una. E che già da tempo è stato approvato un emendamento al bilancio, caldeggiato da Andrea Scano (Pd), e firmato anche dalla maggioranza, in cui si chiedeva la predisposizione di una pista ciclabile da piazza Matteotti al Poetto (visto che nel lungomare dovrà esserne realizzata una, ma staccata dal resto della città). «Ma da allora - sottolinea Scano - non è stato realizzato ancora niente».
Determinante, poi, la questione dei mezzi pubblici: bus e metrò, ma con spazi appositivi di transito e la possibilità di integrazione tariffaria. In più: il piano chiede anche di valutare la fattibilità di una galleria tra il mercato di San Benedetto e piazza Jenne.
«Occorre, però - sottolinea Scano - chiarire anche le questioni legate alla metropolitana interrata e questo non è stato fatto, non nella prima relazione». Il problema, secondo Ninni Depau (capo gruppo del Pd), «è che tutti i vari piani, come quello del commercio ad esempio, interessano anche il traffico. Voglio dire che andando avanti a compartimenti stagni non si risolve niente. Occorre una integrazione e, possibilmente, una idea centrale attorno alla quale far ruotare il tutto, ma questa non si vede».