Domani in trio al Civico di Cagliari
L a prima uscita pubblica è stata a cinque anni, età in cui è arrivato anche il primo premio. Da quel momento la vita di Gloria Campaner (domani alle 20.30 al Teatro Civico di Cagliari per la rassegna “Natura in musica” curata da Euterpe) è stato un continuo volteggiare sui tasti dello strumento a coda, fare incetta di riconoscimenti, volare da un capo all'altro del mondo. «Il repertorio della serata sarà diviso in tre parti» precisa la 28 enne solista di Jesolo, che dividerà il palco con il violinista Raphael Christ e il violoncellista Gabriele Geminiani: «Musiche di Ravel per violino e violoncello, poi, una Sonata di Franck, per violino e pianoforte, e infine, alcune pagine di Shostakovich che sfoglieremo in trio».
La musica classica contemporanea trova ancora difficoltà ad essere accettata dal pubblico e ad essere inserita nei programmi…
«Suono spesso musica contemporanea, dato che non mancano i compositori del nostro tempo che scrivono bella musica. Penso a Rhim e Vittorio Montalti. Ma è indubbio che i capolavori del passato continuano a monopolizzare il mondo della classica. A volte bisogna scrollarsi di dosso il peso d'essere interpreti di una storia così lunga».
La perfezione è l'ossessione di tanti solisti: è così anche per lei?
«Non mi ha mai interessato, anche se ovviamente faccio di tutto per suonare le note giuste. L'importante è essere onesti, lasciare un messaggio, diffondere amore».
Oltre alla classica, le piace il jazz, ha lavorato con danzatori, porta la sua musica in luoghi inusuali: ospedali, centri di igiene mentale, favelas.
«Non sono una jazzista, ma amo questa musica. Ho suonato con Franco D'Andrea e sabato suonerò con Stefano Bollani, mentre a fine mese sarò al festival di Calagonone».
Carlo Argiolas