Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una musica può fare riaprire nove scuole

Fonte: L'Unione Sarda
15 luglio 2014


Sardegna chi_ama: 178 mila euro per i centri alluvionati

 


O perazione benefica o superspot? Sui social network la polemica è andata avanti sottotraccia per alcune settimane. Erano circolate anche cifre che raccontavano di come, lo scorso 31 maggio, la montagna (tutto esaurito all'Arena Grandi Eventi di Sant'Elia, 110 artisti sul palco, dalla Nannini alla Vanoni, passando per i Tazenda e l'orchestra del Teatro Lirico, un milione e 462 mila spettatori per la diretta tv su Rai 3 con il 7,13% di share) avesse partorito un topolino in termini di soldi da destinare alle vittime dell'alluvione dello scorso 18 novembre. Chi diceva 40 mila euro. Chi 60. Ieri Paolo Fresu, ideatore del grande concerto pro alluvionati Sardegna chi_ama , e Dromos, l'organizzatore, hanno fornito le cifre nel corso di una conferenza stampa nel Comune di Cagliari cui hanno partecipato anche sindaci e assessori dei centri beneficati e rappresentanti della Fondazione Banco di Sardegna (principale supporter) e della Banca di Sassari, fra i numerosissimi soggetti pubblici e privati che hanno contribuito all'iniziativa.
Tra biglietti e donazioni, sono stati raccolti 208.604,32 euro. Tolte spese, imposte, diritti Siae e di prevendita, restano 178.392,77 euro: tanti, contando che, ha ricordato il trombettista, in videoconferenza da Udine, «non è stato possibile attivare il servizio sms solidale ». Di questi, 174.250 saranno spesi per riparare i danni subiti lo scorso 18 novembre da nove delle 61 scuole colpite. Quelle di Macomer (materna Santa Maria, 10 mila euro), Nuoro (materna San Pietro, 24 mila), Mogoro (via Dessì, 5 mila), Oristano (via Giotto, 16 mila), Uras (via Verdi, 45 mila), Olbia (località Putzolu, 20 mila ), Sant'Antonio di Gallura (via Paganini, 40 mila), San Gavino Monreale (primarie via Paganini, 12 mila) e Pabillonis (materna via Sardegna, 2.250). I bambini riavranno le loro aule. Un risultato concreto, tangibile. Anche di fronte alla cifra spaventosa dei danni provocati dal disastro di otto mesi fa: 659 milioni di euro.
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha ringraziato, parlato di «risultato straordinario» e indicato l'iniziativa come modello: «Giusta l'idea di puntare sulle scuole, che sono un investimento sul futuro, e saggio concentarsi su un obiettivo circoscritto. Mi auguro che il lavoro di Matteo Renzi in Europa ci permetta di sottrarre ai vincoli del patto di stabilità gli interventi di messa in sicurezza del territorio e degli istituti scolastici. Chiedo inoltre chiarezza: i cittadini che hanno subito danni devono sapere cosa possono aspettarsi dallo Stato».
Fresu ha sottolineato l'importanza, oltre che del concerto, del convegno che si è tenuto alla vigilia del concerto e del manifesto Italia Paradiso, sottoscritto da quasi duemila firmatari ai quali gli piacerebbe vedere aggiungersi il presidente della Repubblica. «Gli obiettivi - ha ricordato - erano tre: raccogliere fondi, riportare al centro dell'attenzione il problema Sardegna e riflettere sul perché la tragedia si sia verificata e sul come evitare che se ne ripetano di analoghe». Missione compiuta? Nemmeno per sogno: «Si chiude la prima fase di raccolta, ma nuove iniziative potranno essere avviate in futuro». Si pensa a un dvd o a dei cd da vendere per raccogliere altri fondi da aggiungere ai 4 mila euro rimasti come fondo cassa. E non solo: gli operatori culturali sono invitati ad adottare, nella comunicazione di festival e altre iniziative, il marchio Sardegna chi_ama (con l'indicazione del conto corrente, ancora attivo, destinato alla raccolta dei fondi).
Marco Noce