In Sardegna povera una famiglia su quattro, indigenti in aumento nel sud Italia
Aumenta il numero dei poveri in Italia, secondo un'indagine Istat nel 2013 sono oltre 10 milioni. E in Sardegna una famiglia su quattro è sotto la soglia della povertà relativa.

CAGLIARI - Destano preoccupazione i nuovi dati sulla povertà pubblicati dall'Istat. Nel 2013 le persone in condizioni di povertà relativa in Italia sono il 16,6% della popolazione, cioè 10 milioni 48 mila persone. Percentuali in forte aumento nel Mezzogiorno e in Sardegna: nell'isola la povertà relativa tocca il 24,8%. Con questo dato l'isola, secondo le tabelle Istat, è la terza regione italiana più povera, dopo Sicilia e Calabria, al 32,5%.

La stima dell’incidenza della povertà relativa (la percentuale di famiglie e persone povere) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. Per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona nel Paese, che nel 2013 è risultata di 972,52 euro (-1,9% rispetto al valore della soglia nel 2012, che era di 990,88 euro). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore vengono classificate come povere.

Come detto i dati dell'indagine Istat mostrano un notevole peggioramento della povertà al sud e nelle isole. L'incidenza della povertà assoluta (calcolata sulla base di una soglia di povertà corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi essenziali) in Italia è infatti aumentata dal 6,8% al 7,9%, per effetto del Mezzogiorno, che passa dal 9,8 al 12,6%, coinvolgendo circa 303 mila famiglie e 1 milione 206 mila persone in più rispetto all'anno precedente. Al Sud infatti, all'aumento dell'incidenza della povertà assoluta, si accompagna un aumento dell'intensità della povertà relativa, dal 21,4% al 23,5%.