Servizi sociali
I contributi della legge 20 (sussidi economici per i malati di mente) arrivano a intervalli di mesi: nel frattempo, a cadenze regolari, c'è da pagare l'affitto della casa di piazza della Medaglia Miracolosa agli arresti domiciliari dopo una condanna in primo grado per tentato omicidio. E ora che il Comune gli ha comunicato la revoca degli altri contributi, quelli per le estreme povertà, Massimiliano Melis, 42 anni, non sa più cosa fare. «Ce l'hanno tolto quattro mesi fa», denuncia: «Io e la mia compagna ci siamo sentiti dire che le richieste negli ultimi mesi sono raddoppiate e noi avevamo già ricevuto 3.700 euro l'anno scorso, ma 3.500 se ne sono andati solo per gli affitti. Il dirigente dei servizi sociali, Alessandro Cossa, ci aveva consigliato di partecipare al bando per i contributi per l'affitto, ma ci sono stati negati anche quelli. Siamo disperati. Campiamo solo grazie a mio padre, che con la sua pensione ci dà una mano». (m. n.)