Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il rilancio passa attraverso il patrimonio culturale»

Fonte: L'Unione Sarda
8 luglio 2014

Le linee dell'assessore Paci e la candidatura di Cagliari Capitale europea per il 2019

 

Troppo spesso una voce di spesa, invece che uno strumento per migliorare le menti e l'economia. Seppure in ritardo, anche in Italia la cultura sta diventando una risorsa per lo sviluppo dei territori, malgrado gli investimenti ancora ridotti rispetto a quanto si fa all'estero. Proprio ai flussi finanziari pubblici nel settore della cultura e in quello dei servizi ricreativi in Sardegna era dedicata una monografia Cpt (Conti pubblici territoriali), organizzata ieri nell'ex Lazzaretto di Sant'Elia dal Dipartimento della Coesione economica, dalla Regione e dal Comune, nella veste di Cagliari candidata Capitale europea della cultura 2019.
«Il patrimonio culturale», ha premesso Raffaele Paci, assessore regionale alla Programmazione e al bilancio, «è un tema centrale per il rilancio della Sardegna, soprattutto se è legato al turismo. È la nostra identità», aggiunge, «che non è copiabile e vendibile altrove a prezzi più bassi. È però indispensabile avere un progetto strategico che leghi la cultura al turismo, legando la nostra identità alle bellezze naturali dell'Isola». Un principio condiviso da tutte le giunte regionali che hanno preceduto quella attuale ma che non ha potuto contare granché su atti concreti, finora: per questo, la Sardegna è in ritardo.
Ieri si è parlato del sistema di controllo della gestione e del monitoraggio delle spese nel settore. L'iniziativa, commenta l'assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni, «è decisamente legata alla candidatura di Cagliari per il 2019». La scelta tra il capoluogo sardo, Ravenna, Pisa, Lecce, Perugia-Assisi, Siena e Matera sarà annunciata il prossimo 17 ottobre. «È necessario», aggiunge Puggioni, «un sistema di governance di alto livello basato su sinergie e sistemi integrati aperti al privato, in un modello circolare extralocale». Probabilmente, dovrebbe significare che per riuscire a far conquistare a Cagliari il titolo di Capitale europea della cultura sarà necessario che le istituzioni locali e regionali lavorino assieme ai privati, che si trovino intese, che si propongano offerte culturali legate e che vadano oltre i confini della città. (l. a.)