Pulirli sarà uno dei compiti di chi si aggiudicherà l'appalto per la differenziata
Firme, ovviamente: da quelle semplici alle tag più elaborate. Ma anche dichiarazioni d'amore e d'odio, insulti, sberleffi, inni a droghe più o meno leggere, scarabocchi assortiti. Il Bastione Saint Remy resta il monumento più pasticciato della città. Non l'unico, purtroppo.
Ormai più nessuno dubita che i muralisti siano artisti, e Cagliari ha una street art di alto livello. Ma un conto sono le balene di Crisa, i volti di Manuinvisible o i fogliami di Tellas (tutti peraltro attenti a lavorare su muri anonimi), un altro gli imbrattatori senz'arte né parte. Se ne parla da anni: ogni tanto il Comune (che l'anno scorso aveva stanziato a questo scopo 180 mila euro) fa cancellare qualche scritta dagli edifici pubblici più rappresentativi «ma nel giro di un paio di giorni siamo punto e a capo», ammette l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras. In futuro saranno problemi di chi gestirà l'appalto per la nettezza urbana. «Il capitolato d'appalto prevede un capitolo specifico», spiega Fabio Marcello, presidente della commissione Servizi tecnologici.
SEGNALAZIONI Le novità potranno essere assaporate fra qualche mese: di assegnazione provvisoria non si parlerà prima di ottobre (contenziosi permettendo). «Sarà attivato un call center al quale i cittadini potranno segnalare nuove scritte», prosegue Marcello. «L'appaltatore sarà tenuto a rimuoverle entro 24 ore dalla segnalazione dell'amministrazione. In caso di superfici in pietra dovranno intervenire con degli idranti che sparano acqua e sabbia, per gli intonaci con la riverniciatura». Un impegno aggiuntivo non da poco, per il futuro gestore della differenziata. Una rimozione di scritte su una superficie intonacata (lo sanno bene gli amministratori condominiali) costa 17 euro al metro quadro.
LA RICERCA Un aiuto potrebbe arrivare dalla scienza. Tra i vari progetti in corso al Laboratorio di Didattica e ricerca Colle di Bonaria, dove la scienza si mette al servizio della tutela dei beni culturali, ce n'è uno finanziato da un assegno di ricerca che potrebbe dare risultati interessanti. Ne parlava la responsabile del Laboratorio, Paola Meloni, in occasione della recente edizione di Monumenti aperti: «Stiamo cercando un sistema per proteggere le superfici, impedendo che la vernice penetri nei pori delle pietre, e per eliminare i graffiti già fatti». Una sorta di micropellicola con cui “incellofanare” le pietre più preziose e cariche di storia. I dettagli per ora sono riservati. Potrebbe essere l'uovo di colombo.
Marco Noce