Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cartelle pazze, arriva la nuova ondata

Fonte: L'Unione Sarda
20 gennaio 2009

Tributi. Spesso a ruolo finiscono anche bolli e contravvenzioni regolarmente pagati

Denuncia delle associazioni che difendono i contribuenti

Dopo le feste le associazioni dei consumatori hanno ricevuto una ventina di segnalazioni.
Il bollo auto era stato versato regolarmente, ma ecco che arriva la sanzione: inaspettata e sconcertante. Così come le multe da pagare per tasse non dovute al fisco, nei casi più clamorosi anche da parte di parenti defunti.
NUOVA ONDATA L'anno nuovo è appena iniziato ma la musica non cambia: sono decine le famiglie cagliaritane che in questi giorni stanno ricevendo avvisi di pagamento anomali e spesso ingiustificati. Un fenomeno già riscontrato a dicembre ma che non accenna a fermarsi tanto che le associazioni per la tutela dei consumatori Adiconsum, Adoc e Altroconsumo parlano di una nuova ondata di cartelle pazze, con tanti contribuenti che devono lottare per mesi prima di riuscire a dimostrare le proprie ragioni.
I CASI Dopo le feste natalizie (le attività sono riprese il 7 gennaio) in pochi giorni l'Adiconsum (che lavora in collaborazione con lo sportello dell'Adoc) ha già ricevuto una ventina di segnalazioni da parte di altrettanti utenti che lamentavano anomalie nelle cartelle: l'associazione rappresentata da Simone Girau conferma poi che i numeri sono in linea col periodo di dicembre. Quando, secondo il consigliere nazionale di Altroconsumo Francesco Mattana, le contestazioni dei contribuenti sono cresciute del 20 per cento rispetto al giugno del 2008. Su tutte le questioni riguardanti bollette d'acqua o tasse sui rifiuti con importi anomali, avvisi di pagamento per bolli auto già pagati, richieste di contributi Irpef e Irap legati ad attività ormai cessate.
VECCHIE MULTE Ma tra le stangate che arrivano per posta ci sono anche le notifiche che annunciano il fermo amministrativo del veicolo dovuto a vecchie multe, in realtà già pagate, o addirittura gli avvisi di pagamento (che si riferiscono a periodi recenti) per le tasse dovute da parenti defunti da anni. E così c'è pure il caso di un onesto contribuente che da otto anni riceve bolli da pagare per un'auto che non è di sua proprietà e che si è trovato a un passo dal pignoramento dei beni o di una donna sulla cui proprietà è stata iscritta un'ipoteca perché le cartelle venivano spedite a un indirizzo inesistente.
RIMBORSI DIFFICILI Al centro di questi problemi c'è quasi sempre Equitalia Sardegna, società che gestisce la riscossione dei tributi per conto di enti come Inps, Comune, Agenzia delle entrate, Camera di commercio. A questo proposito una precisazione è doverosa: la società non sempre è responsabile degli errori ma spesso li eredita dai vari soggetti per i quali presta servizio.
I CONSUMATORI Fatto sta che per i poveri contribuenti non è facile dimostrare che si ha ragione, come ricorda il responsabile dell'Adiconsum di Cagliari Simone Girau: «Le verifiche implicano ricerche certosine che può fare solo chi ha dimestichezza con le norme amministrative. Ci sembra che ci sia una tendenza abbastanza antipatica di voler sparare nel mucchio per colpire chi ha effettivamente delle pendenze e quelle cartelle le deve pagare - ricorda - ma spesso si finisce anche per colpire chi ha già adempiuto ma magari non ha conservato le pezze giustificative e alla fine, spaventato, paga nuovamente. Ottenere il rimborso o dimostrare di avere già pagato comporta una trafila lunga. Per prevenire questi errori, chiediamo maggiori controlli a monte, prima dell'emissione delle cartelle». Ora, proporzionale alle cartelle, si attende la crescita delle contestazioni degli utenti.
NICOLA PERROTTI

20/01/2009