Un fiume di gente nella via Manno anche oltre l'orario di chiusura. E giovedì si replica Saldi:
Negozi semivuoti, bene solo grandi marchi e cibo da asporto
Sul Corso negozi chiusi e gente solo attorno a pizzerie e pub, via Alghero semideserta: alle 22,20 di sabato il titolare di un negozio di biancheria per la casa tira giù la serranda e chi s'è visto s'è visto. L'altra faccia del fine settimana di shopping e saldi sotto le stelle sono via Manno trasformata in un fiume compatto di persone e con i negozi aperti fino a ben oltre la mezzanotte (in qualche caso fino all'una) e via Garibaldi, anche questa affollata anche se non ai livelli della prima. Due bei colpi d'occhio, con qualche iniziativa: una dimostrazione di breakdance in via Garibaldi, un concertino blues in piazza Indipendenza.
Tuttavia, come ripetono le associazioni di categorie dei commercianti, per capire come vanno gli affari non bisogna contare cristiani ma buste della spesa. E da questo punto di vista com'è andata? Confcommercio e Confesercenti ieri mettevano le mani avanti: i conti si faranno solo oggi, quando si potrà fare un bilancio non solo del sabato ma anche della domenica, nella speranza che ieri sera i cagliaritani scegliessero di uscire e fare compere.
CONFCOMMERCIO Giuseppe Scura (Confcommercio) non è entusiasta: «Molta gente per strada ma poca nei negozi e poche buste. Non c'è stato il boom degli anni scorsi. Del resto ce lo aspettavamo: nel territorio sempre più aziende applicano i contratti di solidarietà, tanti lavoratori sono in mobilità o cassa integrazione. La crisi è dura per tutti, ma in Sardegna di più: il nostro Pil pro capite è il 77 per cento di quello nazionale. Gli 80 euro in più in busta paga sono serviti per le spese obbligate: mutui, rate, bollette».
CONFESERCENTI Roberto Bolognese (Confesercenti) cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Hanno lavorato bene i negozi di marca, gli altri ci hanno provato ma sono andati bene solo quelli che sono partiti direttamente con saldi del 50 per cento». In giro si sono visti anche cartelli che promettevano l'80: «Ma quelli sono già outlet. In ogni caso fa piacere vedere tanta gente in giro fino a tardi: mi sembra di buon auspicio per giovedì, quando ci sarà la prima delle notti colorate. E lì entrerà in gioco il turista, un cliente meno riflessivo di quello locale: quest'ultimo ragiona secondo lo schema “guardo, confronto, eventualmente acquisto”, il turista è più “mi piace, compro”».
CIBO Ad andare benissimo è stato il cibo da asporto: coda in tutte le pizzerie, le rivendite di kebab e le gelaterie lungo le vie dello shopping. Del resto, con un sabato notte così, chi aveva voglia di cenare a casa?
Marco Noce