Siglato l'accordo tra Regione e Comune per il trasferimentodi spazi ed edifici
La Regione “minaccia” Area e, nel frattempo, regala parte dei suoi gioielli al Comune. L'ex liceo artistico e l'auditorium di piazza Dettori. E ancora: le caserme di Monte Urpinu, i parcheggi di Marina Piccola, di viale La Playa e di piazza dei Centomila, l'area di Terramaini, il lato porto di via Roma da piazza Matteotti a piazza Deffenu. Sono i beni che il Comune ha acquisito dalla Regione. L'incontro di ieri tra il vice sindaco Luisa Anna Marras e l'assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu ha sancito il trasferimento di questi beni. Per l'auditorium e l'ex liceo artistico, la cessione è in fase avanzata e richiede solo passaggi formali. Sugli altri spazi, è stata, invece, raggiunta per ora una base di accordo.
I GIOIELLI Stanno, dunque, per passare al Comune anche le caserme e il deposito carburanti di Monte Urpinu e si amplia pure lo spazio di Marina Piccola: il parcheggio in sterrato prima della rotonda era già in comodato d'uso al Comune, adesso si aggiunge anche l'area dei parcheggi prima dell'ingresso della passeggiata pedonale del porticciolo. A Terramaini, invece, gli spazi saranno utilizzati per ampliare l'area sportiva. Trasferimenti che non graveranno troppo sui bilanci comunali.
AREA Su questo punto, si è soffermato, ieri, durante il Consiglio comunale il sindaco Massimo Zedda. «Il Comune», ha detto, «ha bisogno anche di finanziamenti per poter gestire gli spazi che eventualmente la Regione decide di cedere». Una nota a margine nel corso di una seduta dedicata all'housing sociale, aperta dall'intervento dell'assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda che ha sganciato una bomba. «Su Area», ha detto, «ci saranno presto novità: nei conti dell'Agenzia regionale per l'edilizia abitativa ci sono 100 milioni di euro ma l'esercizio 2012 risulta in perdita». Una conferma indiretta delle voci di un possibile commissariamento di Area.
IL DIBATTITO In tanti sono intervenuti. I capigruppo di Pd e Sel Davide Carta e Sergio Mascia hanno sostenuto che il tema dell'housing sociale deve essere affrontato in chiave di città metropolitana. Zedda ha annunciato le linee d'intervento: il piano particolareggiato del centro storico consentirà il frazionamento di unità abitative estese. Ma il sindaco guarda anche alle posizioni acquisite. «Chi ha un alloggio popolare e ha un'auto di lusso non può contare sul sostegno della comunità», ha detto. E ha chiesto anche che chi usufruisce del sostegno pubblico dia in cambio qualcosa. Ma, prima di tutto, le istituzioni devono lavorare insieme per ottimizzare le risorse. Zedda pensa a una banca dati dei beni che gli enti possono scambiarsi.
Marcello Cocco