Il Comune
«Regole uguali per tutti gli organizzatori»: dal Comune la replica, senza firma, arriva nel pomeriggio. «Non è più il tempo delle simpatie o delle antipatie, dei favori o dei non favori. È il momento della serietà, da parte di tutti: soprattutto da parte di chi, dall'alto della sua professionalità, vuole organizzare eventi in città senza seguire il percorso e i tempi che seguono tutti gli altri operatori». L'iter amministrativo, prosegue la nota, «è chiaro e definito e, soprattutto, uguale per tutti».
Il Comune insiste sulla vaghezza della documentazione presentata da Jazz in Sardegna: «Di definito c'erano i sei concerti indicati nella domanda pervenuta solo il 13 giugno e non meglio precisate iniziative curate dal Teatro Lirico, che a oggi non ha ancora formalizzato alcuna richiesta né presentato alcun programma. In sostanza, quindi, il Parco della musica sarebbe stato occupato per quasi due mesi da un solo operatore con una serie di eventi non tutti indicati e non tutti riconducibili esattamente a un festival jazz. E a questo punto chiunque potrebbe chiedere piazza del Carmine o piazza Repubblica per lo stesso periodo di tempo».
«Se il signor Palmas o altri volessero davvero organizzare degli appuntamenti al Parco della Musica, o in qualunque altro spazio pubblico, troverebbero le porte dei nostri uffici aperte e il Comune pronto a ragionare - con tempi, modi e programmi certi - su qualunque iniziativa: senza favoritismi o pregiudizi di sorta».